Telecom Italia: 700 milioni per la fibra ottica

Telecom Italia rilancia sulla fibra ottica decidendo di investire 700 milioni di euro per coprire 40 città, entro il 2017, con la tecnologia FTTH
Telecom Italia rilancia sulla fibra ottica decidendo di investire 700 milioni di euro per coprire 40 città, entro il 2017, con la tecnologia FTTH

Mentre il Governo discute se affidare all’Enel l’incarico di realizzare una nuova rete in fibra ottica per l’intero territorio italiano, Telecom Italia annuncia di voler investire 700 milioni di euro per realizzare un’ambiziosa rete in fibra ottica basata sullo standard FTTH (Fiber to the Home) in 40 città italiane entro il 2017. Trattasi di uno sforzo molto importante da parte della società di telecomunicazioni in quanto in precedenza, il progetto industriale prevedeva un investimento di “soli” 500 milioni di euro.

L’annuncio è stato fatto direttamente dall’amministrare delegato Marco Patuano durante la recente assemblea degli azionisti di Telecom Italia. Questo importante sforzo si affianca all’attuale piano industriale che prevede un investimento di 3 miliardi di euro all’anno e che punta a raggiungere con la rete a banda ultralarga fissa il 75% della popolazione e con la banda ultralarga mobile il 95% della popolazione entro il 2017. Grazie a questi importanti investimenti, il presidente di Telecom Italia Giuseppe Recchi sostiene che l’Italia disporrà presto di una rete moderna ed all’altezza di quella degli altri paesi europei.

Giuseppe Recchi ha anche sottolineato come Telecom Italia spingerà molto forte sullo sviluppo della tecnologia FTTC (Fiber to the Cabinet) in quanto l’azienda deve poter effettuare investimenti sostenibili. Nonostante le polemiche ed il braccio di ferro con il governo sul tema della digitalizzazione del paese e dello scorporo della rete in rame, Telecom Italia ha tracciato la sua rotta che prevede ingenti investimenti in piena autonomia per realizzare una sua moderna ed efficiente rete fissa e mobile in ultra banda larga.

Un progetto che sa anche di sfida al Governo, alzando la posta ma non chiudendo nessuna porta a tutte le eventuali iniziative pubbliche sulla digitalizzazione del paese che potrebbero essere avviate.

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