VertiGo: il robot Disney che cammina sui muri

La divisione Research di Disney ha ideato e realizzato un'unità robotica in grado di arrampicarsi sui muri senza alcuna difficoltà: ecco VertiGo.
La divisione Research di Disney ha ideato e realizzato un'unità robotica in grado di arrampicarsi sui muri senza alcuna difficoltà: ecco VertiGo.

Disney non è solo film d’animazione, intrattenimento per ragazzi e parchi divertimenti. La divisione Research del gruppo è costantemente impegnata nello sviluppo e nella sperimentazione di nuove tecnologie e soluzioni innovative, come quelle relative allo smartwatch che riconosce gli oggetti svelato il mese scorso. Oggi si parla di robotica, più precisamente di un progetto messo in campo in collaborazione con il team ETH Zurich.

L’unità in questione è in grado di arrampicarsi sui muri, muovendosi agilmente anche in verticale, sfidando la forza di gravità. Da qui il nome scelto per il robot: VertiGo. Il suo funzionamento è ben illustrato nel filmato visibile in streaming di seguito. In sintesi, il movimento avviene poggiando su quattro ruote quando si trova su un piano orizzontale o poco inclinato. In prossimità di una parete, invece, vengono attivate le due eliche presenti sulla parte superiore, che forniscono la spinta necessaria per consentire all’intera struttura di restarvi incollata, vincendo così la naturale attrazione verso il basso causata dal peso. Da notare quanto la transizione da una modalità all’altra avvenga senza difficoltà, in modo quasi immediato.

Al momento si tratta di un concept, di un’idea non destinata alla commercializzazione o all’impiego in alcun ambito. Una tecnologia di questo tipo potrebbe comunque trovare il suo ambito di applicazione in scenari dove è necessario esplorare un’area in situazione di emergenza, controllando il robot da remoto, a debita distanza. Ancora, un sistema simile potrebbe diventare un giorno un giocattolo, un’ipotesi da non escludere considerando che, dopotutto, si tratta di un progetto portato avanti da Disney. La documentazione pubblicata parla di un uso possibile sia in ambienti chiusi che all’esterno.

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