Il Decreto Urbani sarà modificato

Il Decreto Urbani sarà modificato nei punti più contestati ma solo dopo la sua approvazione definitiva. Tutti contro la legge che introduce sanzioni penali contro chi scarica per uso personale.
Il Decreto Urbani sarà modificato nei punti più contestati ma solo dopo la sua approvazione definitiva. Tutti contro la legge che introduce sanzioni penali contro chi scarica per uso personale.

Durante l’odierna discussione al Senato sulla conversione in legge del cosiddetto Decreto Urbani (avvenuta regolarmente nel pomeriggio), la maggioranza di Governo, per bocca del ministro Urbani e del relatore Asciutti, si è impegnata questa mattina a modificare le norme introdotte dal Decreto Legge sulla pirateria informatica.

Attraverso alcuni interventi legislativi successivi all’approvazione saranno corretti i due punti maggiormente contestati: le sanzioni penali contro chi scarica musica e film dalla rete per uso personale e il “bollino virtuale” SIAE sulle opere d’ingegno pubblicate su siti Web.

L’intervento dovrà essere comunque fissato dopo l’approvazione definitiva del decreto che contiene, oltre alle norme sulla pirateria, diversi interventi urgenti in campo sportivo e dello spettacolo e che rischia di decadere se non approvato entro il 22 maggio.

Il primo passaggio sarà dunque l’approvazione, forse anche oggi pomeriggio, di un ordine del giorno che impegni formalmente il governo a produrre un’ulteriore azione legislativa che ripristini l’originale dizione “a scopo di lucro” nella legge per il diritto d’autore. Successivamente, in modi e tempi incerti, la legge sarà ulteriormente modificata.

Urbani ha ringraziato i senatori che hanno criticato la parte del decreto riguardante le pene per chi scarica, evidenziando le giuste osservazioni che permetteranno all’Italia di dotarsi di una legislazione all’avanguardia. Il ministro ha anche annunciato la probabile creazione di un «gruppo di lavoro tecnico» di osservazione presso il Ministero delle tecnologie che possa monitorare lo sviluppo degli strumenti informatici e il loro impatto sulle opere protette dal diritto d’autore.

Sin dalle prime battute della discussione al Senato, tutti i senatori hanno criticato sia l’adozione del decreto legge per approvare norme complesse sia la stoltezza di una norma che punisce alla stessa maniera chi distribuisce opere protette per fini di lucro o per uso personale. Allo stesso tempo tuttavia anche i senatori dell’opposizione, ad esclusione dei Verdi, hanno sottolineato l’urgenza delle disposizioni in materia di finanziamenti al settore dello spettacolo dando via libera all’approvazione finale.

La discussione del decreto riprenderà nel pomeriggio quando è prevista la presentazione dei 750 emendamenti promossi dal senatore verde Fiorello Cortiana in associazione con decine di utenti Internet.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti