Huawei fa causa al governo degli Stati Uniti

Con una mossa definitiva, Huawei fa causa al governo degli Stati Uniti per incostituzionalità delle restrizioni di vendita imposte dal Congresso.
Con una mossa definitiva, Huawei fa causa al governo degli Stati Uniti per incostituzionalità delle restrizioni di vendita imposte dal Congresso.

A tutto c’è un limite, questo avrà pensato Huawei. La compagnia cinese ha infatti deciso di fare causa al governo degli Stati Uniti a causa delle restrizioni di vendita imposte dal Congresso.

Sappiamo infatti che in base ad alcune norme della costituzione americana, Washington può bloccare l’operatività e il business di una compagnia se questa è considerata pericolosa per la sicurezza nazionale. Da mesi oramai la legislazione Trump si batte per cacciare via dal paese Huawei, senza aver prodotto sinora uno straccio di prova, o almeno nulla che possa essere considerata come tale a livello pubblico. Per questo la cinese ha spiegato che:

Attraverso questa azione, Huawei chiede una decisione che dichiari che le restrizioni imposte a Huawei sono incostituzionali e un’ingiunzione permanente contro di esse. Il Congresso degli Stati Uniti ha ripetutamente omesso di fornire prove a supporto delle restrizioni sui prodotti Huawei e siamo costretti a intraprendere questa azione legale come estrema soluzione. Questo divieto non solo è illegale ma limita anche Huawei ad impegnarsi in una concorrenza leale, danneggiando in ultima analisi i consumatori degli Stati Uniti. Attendiamo con impazienza il verdetto della Corte e confidiamo che andrà a beneficio sia di Huawei che del popolo americano – sono le parole di Guo Ping, Rotating Chairman di Huawei.

Le decisioni del governo a stelle e strisce non si fermano certo ai propri confini. Washington ha infatti fatto molta pressione perché gli alleati seguano lo stesso modus operandi boicottando la multinazionale di Shenzen. Qualcuno lo ha fatto mentre altri, come l’Italia con il Mise, ha sentenziato che senza evidenze non vi saranno blocchi di sorta.

Del resto, Huawei è, con Ericsson, la principale azienda a supportare lo sviluppo e la crescita del 5G al mondo. Basti pensare che in molti paesi, anche da noi, detiene in pratica la metà delle sperimentazioni in atto. Tagliarla fuori non sarebbe solo un atto incostituzionale in tanti stati ma anche un modo per allungare i tempi di adozione del 5G e aumentare i costi, dovendo  fare a meno delle infrastrutture già in essere. Guo Ping ha aggiunto:

Se questa legge venisse messa da parte, come dovrebbe, Huawei potrebbe portare tecnologie più avanzate negli Stati Uniti e aiutarla a costruire le migliori reti 5G. Huawei è disposta ad affrontare le preoccupazioni relative alla sicurezza del governo degli Stati Uniti. Rimuovere le restrizioni NDAA darà al governo statunitense la flessibilità di cui ha bisogno per lavorare con Huawei e risolvere i reali problemi di sicurezza.

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