Coronavirus, meno presenze al MWC 2020?

Il numero di visitatori del Mobile World Congress 2020 di Barcellona potrebbe essere inferiore del previsto, a causa della diffusione del coronavirus.
Il numero di visitatori del Mobile World Congress 2020 di Barcellona potrebbe essere inferiore del previsto, a causa della diffusione del coronavirus.

La diffusione del nuovo coronavirus (2019-nCoV) potrebbe avere conseguenze negative per l’economia mondiale. La Cina ha già attuato alcune misure preventive per evitare un aumento del contagio (ad oggi si contano 80 decessi e oltre 2.800 casi), ma non è possibile bloccare il virus all’interno del paese. Il Mobile World Congress 2020 di Barcellona (24-27 febbraio) rischia di perdere molti visitatori, se la Spagna deciderà di imporre restrizioni all’ingresso delle persone provenienti dalla Cina.

Il coronavirus è stato isolato nel mercato ittico di Wuhan, capoluogo della provincia di Hubei con oltre 11 milioni di abitanti. Diversi paesi hanno messo in atto misure per controllare i turisti cinesi in arrivo. A Wuhan sono state istituite zone di quarantena, ma il sindaco ha dichiarato che oltre 5 milioni di residenti avevano già lasciato la città. Xiaomi ha aperto un secondo quartier generale a Wuhan, per cui la quarantena potrebbe avere conseguenze per le sue attività (circa 2.000 dipendenti lavorano su vari progetti, tra cui la piattaforma di intelligenza artificiale Xiao Ai).

La diffusione del virus potrebbe ridurre le presenze al Mobile World Congress 2020, sia in termini di visitatori che di espositori, molti dei quali sono cinesi. Al momento non si segnalano casi in Spagna, ma il governo potrebbe limitare o addirittura bloccare l’ingresso di visitatori dalla Cina. C’è il rischio quindi che la nota fiera catalana perda molti partecipanti. All’apertura manca circa un mese, per cui la situazione potrebbe migliorare o peggiorare.

Alcuni big dell’hi-tech cinese hanno annunciato diverse iniziative per aiutare la popolazione, come sconti su prodotti e servizi relativi all’assistenza sanitaria. Altri hanno invece finanziato la ricerca di una cura per il virus. Anche Apple ha annunciato una donazione.

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