Apple nel mirino degli Anonymous

Gli Anonymous hanno sferrato un piccolo simbolico attacco contro un server Apple vulnerabile, rimandando al futuro operazioni offensive più serie.
Gli Anonymous hanno sferrato un piccolo simbolico attacco contro un server Apple vulnerabile, rimandando al futuro operazioni offensive più serie.

Anche Apple entra nell’orbita dei possibili obiettivi degli Anonymous. Il gruppo di cracker più noto al mondo ha lanciato una prima avvisaglia, ne ha rivendicata la paternità ed ha così alzato un primo piccolo polverone controllato: Apple inizi a guardarsi attorno perché, prima o poi, l’attacco serio potrebbe arrivare.

Ad oggi gli Anonymous hanno mosso una semplice minaccia: un file è stato pubblicato su Pastebin ed il contenuto è relativo ai dati di 27 utenti Apple dei quali sono stati smascherati il nome utente e la versione criptata della password. Il server compromesso risulta essere correlato al ramo Apple Business Intelligence, il cui sito Web è stato successivamente portato offline per le verifiche del caso. Agli effetti, insomma, il database non conteneva dati di particolare importanza e quanto trapelato non darà problemi rilevanti né agli utenti né all’azienda, ma rimane tuttavia un precedente destinato a far discutere.

Gli Anonymous hanno denominato il file “Not Yet Serious” (“non ancora seriamente“) per far notare come non sia questo un attacco che si deve intendere come un processo finito. Tramite un messaggio su Twitter, inoltre, il gruppo fa sapere che «Apple potrebbe essere un obiettivo. Ma non preoccupatevi, siamo occupati altrove». Un arrivederci, insomma, che non può lasciar tranquilli i tecnici di Cupertino.

Il tutto, segnala PCWorld, mentre in una nota non correlata veniva segnalata una vulnerabilità scoperta su un altro sito Web Apple: in questo caso gli Anonymous non sono correlati alla matrice dell’attacco e nessun dato è stato pubblicato, ma il nervo è ormai scoperto e per Apple potrebbe aprirsi una parentesi di pericolo imminente i cui tempi saranno dettati dai movimenti e dalle scoperte dei cracker finora impegnativisi “non ancora seriamente”.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti