Dopo Megaupload, chiude anche FileSonic

Dopo Megaupload, chiude anche FileSonic, che ha annunciato di aver disattivato i propri servizi.
Dopo Megaupload, chiude anche FileSonic, che ha annunciato di aver disattivato i propri servizi.

A distanza di pochi giorni dalla chiusura di Megaupload e Megavideo, in seguito all’arresto del fondatore Kim Dotcom, il Web non è più lo stesso e il blitz dell’FBI ha letteralmente intimorito anche altri siti concorrenti per la condivisione dei file: FileSonic è fuggito e ha annunciato la volontà di interrompere il proprio servizio attraverso una nota diramata sulla homepage.

FileSonic ha dunque deciso spontaneamente di chiudere i battenti, facendo un passo indietro e privando in tal modo l’utenza di quella che poteva essere una delle migliori soluzioni alternative disponibili sul Web. L’annuncio giunge con tale avviso:

«tutte le funzionalità di condivisione su FileSonic sono state disabilitate. Il nostro servizio può soltanto essere utilizzato per caricare o per trovare file che si sono caricati personalmente».

Gli utenti che fino a ora utilizzavano i servizi di file-sharing sono in totale subbuglio: prima Megaupload chiude, poi anche FileSonic: i grandi siti concorrenti della piattaforma di Kim Dotcom si affannano a scongiurare un epilogo sullo stesso stile, e l’utenza è invece letteralmente disorientata. Gli internauti affamati di streaming e privati di Megavideo rimbalzano attualmente tra i vari VideoWeed, NovaMov e MovShare, nella speranza di restar soddisfatti, ma la verità è che l’operazione conclusa dall’FBI lo scorso ha cambiato radicalmente il Web.

Con tale mossa, FileSonic intende dunque di evitare di cadere nella trappola dell’FBI e del Dipartimento di giustizia statunitense, la stessa trappola nella quale è caduta Megaupload. Un servizio che da un simil-Megaupload è pertanto diventato un “Dropbox” qualunque, utile soltanto come spazio di backup dei propri file personali.

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