Chrome 25: SSL per le ricerche da Omnibox

La versione 25 del browser Chrome porterà con sé importanti novità: tra queste l'utilizzo della crittografia SSL per tutte le query inviate da Omnibox.
La versione 25 del browser Chrome porterà con sé importanti novità: tra queste l'utilizzo della crittografia SSL per tutte le query inviate da Omnibox.

Riconoscimento vocale e non solo per Chrome 25. La prossima release del browser targato Google, al momento disponibile in versione beta, introdurrà anche una caratteristica votata a rendere più sicura la navigazione online. Ad annunciarlo è un post comparso nel fine settimana sulle pagine del blog Chromium, che parla dell’impiego del protocollo di crittografia SSL per le ricerche inviate a bigG attraverso Omnibox, la barra dell’indirizzo tuttofare integrata nel software.

L’intervento, firmato dall’ingegnere Adam Langley, spiega il perché di questa scelta: l’obiettivo è quello di garantire il più alto livello di protezione possibile agli utenti, anche a coloro che utilizzano Chrome per trascorre il loro tempo sul Web senza effettuare il login al proprio account Google. Non si tratta infatti di una novità per tutti, ma solo per chi naviga senza identificarsi sui servizi di Mountain View.

Oggigiorno, per gli utenti che hanno effettuato il login su Google, Chrome invia le ricerche attraverso la barra Omnibox mediante SSL (Secure Sockets Layer). A partire da Chrome 25, attualmente disponibile per gli sviluppatori e in versione beta, lo stesso avverrà anche per chi non è collegato a un account Google.

Questo permetterà di incrementare la sicurezza durante la navigazione, evitando così che le query possano essere intercettate. Molti dei siti e servizi più popolari della Rete hanno introdotto l’impiego di SSL già da diverso tempo: Gmail a inizio 2010, Twitter nel febbraio dello scorso anno, Facebook più di recente a novembre. Per quanto riguarda le ricerche online, Google mette a disposizione dei propri utenti la crittografia dal maggio 2010, ma solo dall’ottobre 2011 il metodo è utilizzato di default per chi effettua il login. Questo non causerà alcun rallentamento nelle ricerche, anzi, grazie al protocollo SPDY le query dovrebbero essere gestite in modo addirittura più veloce rispetto a quanto visto finora.

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