V-Chip, esami del sangue in pochi secondi

Da Houston giunge un dispositivo in grado di effettuare fino a 50 analisi contemporaneamente, utilizzando una sola goccia di sangue.
Da Houston giunge un dispositivo in grado di effettuare fino a 50 analisi contemporaneamente, utilizzando una sola goccia di sangue.

V-Chip è un dispositivo delle dimensioni di una carta di credito che potrebbe presto fornire un utile contributo nel mondo della medicina, in particolar modo nel settore delle analisi cliniche. Trattasi di uno strumento in grado di effettuare fino a 50 diverse analisi contemporaneamente, utilizzando semplicemente una goccia di sangue del paziente. Il tutto, ad un prezzo di 10 dollari per unità, riducendo di fatto sia i costi che i tempi per l’esecuzione delle analisi.

V-Chip è stato sviluppato da un team di ricercatori coordinati dal prof. Lidong Qin del Methodist Hospital Research Institute di Houston. Esso si compone di due lastre di vetro che racchiudono al proprio interno una serie di canali disposti uno di fianco all’altro, ciascuno preposto ad una particolare misurazione. In ogni canale vi è una particolare combinazione di elementi che nel loro insieme reagiscono a specifiche sostanze presenti nel sangue: entrando a contatto con quest’ultimo forniscono quindi reazioni differenti, permettendo così una misura delle quantità di particolari sostanze.

Una semplice goccia di sangue è quindi sufficiente per controllare i livelli di 50 diverse sostanze, in pochi secondi e senza spese eccessive. I risultati vengono poi forniti in maniera piuttosto semplice: la quantità di ogni sostanza è infatti direttamente proporzionale al livello della relativa colonnina all’interno del dispositivo, con una scala graduata presente sui due lati per consentire una lettura veloce. Trattasi insomma di un dispositivo medico particolarmente semplice ma allo stesso tempo piuttosto potente, oltre che economico.

Grazie a V-Chip, quindi, oltre a rendere più veloci ed economiche le analisi del sangue è possibile diagnosticare rapidamente eventuali problemi, misurando ad esempio i livelli di insulina nel sangue per correre eventualmente ai ripari. In futuro tale dispositivo potrebbe quindi trovare ampio spazio non solo in ospedali e centri medici, ma anche nelle tasche dei pazienti. Il principale problema da superare ad oggi è legato alla natura relativa e non assoluta delle misure effettuate, rendendo quindi necessari ulteriori accertamenti per ottenere una stima precisa delle quantità di ogni sostanza nel proprio sangue.

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