Fatturazione a 28 giorni: AGCOM multa Sky Italia

AGCOM ha multato Sky Italia per un milione di euro per non aver ottemperato ad una diffida sul ritorno alla fatturazione su base mensile.
AGCOM ha multato Sky Italia per un milione di euro per non aver ottemperato ad una diffida sul ritorno alla fatturazione su base mensile.

AGCOM multa per 1 milione di euro Sky Italia per la fatturazione a 28 giorni. Nel mirino dell’Autorità sulla vicenda del sistema di fatturazione non solo quindi gli operatori ma anche il gigante della TV satellitare. Attraverso la delibera n. 127/19/CONS, AGCOM ha quindi deciso di multare Sky Italia per l’inottemperanza alla diffida impartita con la delibera n. 69/18/Cons. All’interno di questa delibera del 2018, l’Autorità aveva, infatti, invitato Sky Italia a rispettare quanto previsto dagli articoli 70 e 71 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche e cioè sulla necessità di fornire ai clienti in maniera trasparente e completa le informazioni contrattuali.

Il riferimento alla diffida del 2018 riguarda la modifica unilaterale posta in essere da Sky Italia sul ritorno al sistema di fatturazione mensile. In quella sede, infatti, Sky Italia ripristinò il sistema di fatturazione su base mensile come richiesto dall’Autorità ma non ripristinò il vecchio costo. In pratica, l’aumento dell’8,6% dipeso dal sistema di fatturazione a 28 giorni rimase intatto. Quello che contesta AGCOM, però, non è tanto l’aumento quanto il fatto che i clienti di Sky Italia non furono adeguatamente informati e soprattutto non furono messi nelle condizioni di poter recedere come previsto dal Codice delle Comunicazioni Elettroniche.

Si legge, infatti, in questa nuova delibera:

In relazione alla trasparenza, immediatezza e completezza delle informazioni relative alla modifica della cadenza di calcolo e fatturazione delle offerte su base mensile, la Società, nonostante la diffida impartita con delibera n. 69/18/CONS, ha continuato a fornire ai propri clienti una informativa incompleta con particolare riferimento alla variazione del corrispettivo mensile delle medesime offerte e alla garanzia del diritto di recesso senza costi da parte degli utenti. La Società, omettendo di evidenziare elementi contrattuali rilevanti, ha condizionato il diritto di scelta degli utenti e non ha adottato misure di tutela efficaci al fine di rendere edotti gli utenti dell’incremento mensile di spesa e della facoltà di sciogliere il vincolo contrattuale senza costi.

Giudizio che non è cambiato nemmeno dopo alcuni interventi diretti da parte di Sky Italia:

La Società, a seguito dell’avvio del procedimento sanzionatorio, ha unicamente dichiarato di aver introdotto, a decorrere dal mese di marzo 2019, una procedura che consente l’esercizio del diritto di recesso tramite il canale telefonico e di prevedere a breve anche una gestione delle richieste di recesso pervenute mediante la compilazione di un web-form.

Partendo da queste considerazioni, AGCOM ha quindi deciso di multare Sky Italia per un milione di euro. La società ha, adesso, 60 giorni di tempo per un eventuale ricorso al TAR.

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