Smart TV, Google ostacola Amazon Fire TV?

Una policy di Google impedirebbe ai produttori di smart TV con Android TV di realizzare modelli basati sulla piattaforma Fire TV di Amazon.
Una policy di Google impedirebbe ai produttori di smart TV con Android TV di realizzare modelli basati sulla piattaforma Fire TV di Amazon.

Amazon ha venduto milioni di dispositivi Fire TV e ora cerca di estendere la sua piattaforma alle smart TV. Secondo le fonti di Protocol, i piani dell’azienda di Seattle sono tuttavia ostacolati da Google. In base alla policy “anti-frammentazione” sottoscritta dai produttori non è consentito realizzare smart TV con sistema operativo differente da Android TV, pena la revoca della licenza per tutti i dispositivi.

Android è un sistema operativo open source, ma i produttori possono installare i Google Play Services (Play Store, Gmail, Maps e altri) solo se rispettano la policy Android Compatibility Commitment, nota anche come accordo anti-frammentazione. Android TV è una versione specifica per schermi di grandi dimensioni con un’interfaccia ottimizzata e una versione TV del Play Store. Si scopre ora che la suddetta policy è valida anche per le smart TV. Ciò significa che i produttori di smart TV con Android TV non possono offrire modelli con Fire TV OS, la versione forked sviluppata da Amazon.

L’obbligo vale anche tra differenti categorie di dispositivi, quindi i produttori di smartphone e tablet Android non possono realizzare dispositivi basati sulla piattaforma di Amazon. È quindi evidente che i produttori non possono liberamente competere contro i giganti del settore, ovvero LG e Samsung, che hanno sviluppato le loro piattaforme proprietarie (webOS e Tizen, rispettivamente).

Google afferma che questa limitazione serve per offrire agli utenti un’esperienza consistente e sicura. Inoltre le app installate su una versione modificata di Android potrebbero non funzionare come previsto, in quanto non hanno superato i test di compatibilità. La multa di 4,34 miliardi di euro inflitta a Google dalla Commissione Europea non tiene conto dell’eventuale abuso di posizione dominante nel settore delle smart TV.

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