Web 3D, se proprio ci tenete...

Siete stanchi del solito scrolling? Sognate qualcosa che vada oltre le due dimensioni del vostro monitor? Allora siete pronti per la navigazione tridimensionale sul web. Con numerose modifiche e molti interventi sul codice, il browser 3D Spacetime continua il proprio lento incedere nella fase di beta testing, riservando non poche sorprese.

Spacetime consente di navigare attraverso il Web con una innovativa interfaccia tridimensionale, trasformando ogni singola pagina Web in una tessera di un enorme mosaico, che può essere spostato e modificato a piacere dagli utenti potenzialmente all’infinito, RAM permettendo. Durante la navigazione, il browser ordina automaticamente le pagine che stiamo visitando, mettendole in fila come in un enorme schedario. E’ quindi possibile muoversi all’interno di uno spazio tridimensionale per andare a pescare le tessere che più ci interessano, raggrupparne alcune in altre sottocategorie o modificarne la disposizione.

Come spesso accadde, il modo migliore per comprendere le funzionalità del nuovo software è quello di installarlo sul proprio PC. La seconda beta messa a disposizione sul sito Web di Spacetime è estremamente stabile e consente di provare la maggior parte delle innovative funzionalità offerte dal browser 3D. Per i “Vista scettici” è opportuno ricordare che il sistema di navigazione di Spacetime non ricorda nemmeno lontanamente la tanto vituperata funzione di scorrimento tridimensionale delle finestre, inserita da Microsoft nel suo ultimo sistema operativo. Sotto certi punti di vista, l’interfaccia di Spacetime può invece ricordare l’applicazione TimeMachine di Leopard, ma le rassomiglianze si fermano al primo impatto visivo.

L’idea alla base di Spacetime è molto interessante, ma le applicazioni in stile 3D non hanno mai riscosso un grandissimo successo tra gli utenti dei personal computer. Tastiera e mouse sono stati concepiti per un ambiente in due dimensioni, e difficilmente riescono a fornire un’esperienza piacevole e “usabile” nel 3D. Insomma, i tempi in cui potremo prendere a ceffoni, pizzicare, accarezzare e accartocciare le finestre, o le pagine Web, come Tom Cruise in Minority Report paiono ancora molto lontani. E non è detto sia un male.

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