Twitter, l'embed è servito

Twitter permette ora l'embed dei propri messaggi su siti terzi. Il tool per ottenere il codice è però del tutto grezzo in quanto impedisce la personalizzazione WYSIWYG dei parametri grafici, per i quali è invece necessario l'intervento manuale
Twitter permette ora l'embed dei propri messaggi su siti terzi. Il tool per ottenere il codice è però del tutto grezzo in quanto impedisce la personalizzazione WYSIWYG dei parametri grafici, per i quali è invece necessario l'intervento manuale

Il servizio era stato preannunciato nei giorni scorsi ed è ora da qualche ora online. L’idea è quella di permettere una citazione semplificata di messaggi Twitter su siti esterni, permettendo così un comodo embed al posto di incompleti copia/incolla o scomodi screenshot.

Funziona tutto tramite tool automatico. Si sceglie il tweet desiderato, lo si inserisce nel modulo e si ottiene un box di risposta contenente un lungo codice risultante: il codice medesimo può essere portato su siti esterni trasformando il tweet in una sorta di particella esterna di Twitter utilizzabile in svariati contesti. Il servizio ha ad oggi grosse limitazioni stilistiche, ma è di buon potenziale poichè favorisce l’attività degli utenti ed al tempo stesso permette al social network di moltiplicare il passaparola e le possibilità di espressione.

La procedura di embed è al momento relativamente grezza: un piccolo modulo è stato pubblicato sul blog Twitter Media, ma costringe a collegarsi al post medesimo per poter trovare il codice necessario per l’embed. Una soluzione alternativa è in un bookmarklet che consente di portare sul browser una scorciatoia.

La personalizzazione grafica è possibile, ma è al momento del tutto scomoda poichè manuale e richiedente un minimo di conoscenza del codice. È facile immaginare come nel giro di pochi giorni sarà possibile accedere ad un alto numero di siti ed applicazioni che permettono la modifica del box in ogni suo aspetto con approccio WYSIWYG (What You See Is What You Get): soltanto un editor online può infatti facilitare l’uso e la moltiplicazione degli embed.

Non resta che prepararsi: una selva di cinguettii sta per invadere la rete, ed è questa una soluzione sul quale il gruppo scommette con forza per poter moltiplicare la propria eco. Prima di esplodere, però, il servizio necessita di importanti rivisitazioni poichè l’aspetto grafico potrebbe risultare fondamentale: oltre ai tool di sviluppo terzo v’è da attendersi quindi un affinamento repentino del servizio da parte degli stessi sviluppatori Twitter, la cui responsabilità è quella di rendere quanto più facile, rapida e personalizzata la procedura. Pena il mancato utilizzo.

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