Sconfitta una botnet da 2 milioni di PC

Grazie all'azione combinata di FBI e Dipartimento di Giustizia, la botnet Coreflood è stata sconfitta
Grazie all'azione combinata di FBI e Dipartimento di Giustizia, la botnet Coreflood è stata sconfitta

Le buone notizie della lotta contro lo spam arrivano direttamente dagli Stati Uniti, grazie all’azione condotta dall’FBI e dal Dipartimento di Giustizia e che ha portato alla chiusura di una botnet dalle enormi proporzioni: ben oltre due milioni di PC infetti, infatti, erano sotto il controllo della rete.

Un software maligno, noto come Coreflood, è stato in grado di controllare tutti questi computer per rubare informazioni degli utenti, conti bancari e password: le autorità hanno dovuto lavorare non poco per sequestrare e controllare cinque server monitorati a distanza, oltre a 29 domini internet utilizzati dalla rete. Tuttavia non è stato ancora possibile stabilire il totale delle perdite finanziare causate dalla rete Coreflood, anche se si parla di centinaia di migliaia di dollari. Gli imputati coinvolti in questa offensiva sono 13 ma sono attualmente sconosciuti. Anche Microsoft è stata coinvolta per contribuire, nel suo pieno interesse, alla scoperta dei malfattori ed all’arresto della botnet.

L’importanza di questa azione legale è l’origine della denuncia, ovvero un organo degli Stati Uniti. La differenza con le manovre private effettuate recentemente da Microsoft, è l’autorità legale che ha permesso la rimozione delle tracce del malware diffusosi tra i computer coinvolti. Grazie ad una autorizzazione del giudice federale, infatti, è stato possibile inviare, tramite i server, un comando che ordinasse l’uccisione del malware, impedendo quindi al sistema maligno di causare ulteriori danni.

Per logica conseguenza anche la stessa Microsoft ha aggiornato il proprio strumento di rimozione malware, includendo Coreflood attraverso un aggiornamento che alcuni utenti potranno già incominciare a vedere su Windows Update.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti