Google diventa un consulente finanziario

Google presenta Google Advisor, servizio per valutare ove sia possibile ottenere il miglior mutuo, oppure i migliori certificati di deposito.
Google presenta Google Advisor, servizio per valutare ove sia possibile ottenere il miglior mutuo, oppure i migliori certificati di deposito.

Google ha lanciato un nuovo servizio con il quale aiuterà l’utenza ad intraprendere le migliori decisioni finanziarie. Si chiama Google Advisor ed è uno strumento per trovare e confrontare i prodotti finanziari, una sorta di motore di comparazione con filtri. In tal modo sembra evidente il tentativo del gruppo di Mountain View di voler entrare a piene mani anche nel settore della finanza personale, ove già esperimenti con Mint ed altri hanno in passato cercato fortuna.

Google Advisor aiuta l’utente a verificare le tariffe disponibili per i mutui, per le carte di credito, conti correnti e conti di risparmio. Si valutano le banche che danno un maggior interesse, quelle che offrono i migliori mutui e i migliori certificati di deposito, titoli vincolati e trasferibili che danno al suo possessore un interesse oltre al diritto al rimborso del capitale; per fare un esempio, un utente che è alla ricerca di una carta di credito troverà con Advisor tutti i dati sui tipi di carta disponibili, la relativa tassa annuale da pagare, i premi e l’APR. Si potranno avere a disposizione dunque tutte le informazioni necessarie a poter scegliere ciò che si desidera dove più conveniente per le proprie tasche.

I mutui sono trattati in modo diverso rispetto alle altre categorie finanziarie: Google non ottiene una remunerazione ogni qualvolta un utente cerca informazioni su carte di credito, conti correnti o libretti di risparmio, mentre lo stesso non avviene ogni volta che si cercano dati sui mutui. Il gruppo monetizza infatti le ricerche degli utenti: i mutui mostrano infatti risultati sponsorizzati, mentre tutti gli altri strumenti finanziari mostrano semplicemente i risultati e cercano altrove l’espressione del proprio business.

Google voleva entrare da tempo nel settore della finanza personale. Trattasi infatti di un mercato nel quale potrebbe estendere le proprie voci di profitto, un settore nel quale la pubblicità la fa da padrona e la ricerca è l’accesso principe alle informazioni da parte di utenti che stanno valutando ove riporre i propri risparmi o le proprie necessità di investimento.

Trattasi di uno strumento riservato attualmente ai soli cittadini USA, così come molti altri strumenti che in passato hanno tentato questa via partendo dagli Stati Uniti senza riuscire in seguito ad estendere l’offerta a livello internazionale. Mai, però, ci aveva provato finora un brand del calibro di Google.

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