Microsoft e SUSE, insieme altri quattro anni

Microsoft e SUSE hanno allungato il loro accordo di collaborazione, estendendolo fino al 2016
Microsoft e SUSE hanno allungato il loro accordo di collaborazione, estendendolo fino al 2016

Dopo aver siglato un primo accordo nel 2006, Microsoft e SUSE hanno rinnovato l’intesa, da molti vista con un occhio di estrema diffidenza, che ha permesso alle due aziende di creare un punto di collaborazione tra il mondo Microsoft e Linux. Un ponte spesso criticato, ma in parte benedetto: un contatto problematico a livello di principio, ma di comune vantaggio agli effetti pratici.

La fine dell’accordo, inizialmente prevista per il 2012, è stata portata al 2016, prolungando la collaborazione di quattro ulteriori anni. Trattasi di un accordo che permette ad entrambe le aziende di gestire senza problemi i certificati e che, secondo il CEO Steve Ballmer, dimostra come il mondo open-source possa convivere con Windows e la sua proprietà intellettuale trovando reciproco vantaggio nella collaborazione tra le parti.

Microsoft stessa, tramite il sito ufficiale, ha descritto i punti salienti della rinnovata intesa, soffermandosi su alcuni punti chiave. Il primo di questi è il cloud-computing, settore verso il quale diverse aziende stanno guardando con sempre maggior interesse.

Ovviamente a beneficiare di questa collaborazione saranno tutti i partner e gli oltre 725 clienti che, in vari settori che vanno dall’energia fino ai servizi finanziari, per passare dalla sanità, sono stati serviti. Anche grandi colossi come Dell Inc. hanno beneficiato delle soluzioni Microsoft e SUSE. Un altro settore sul quale l’accordo punta è quello della virtualizzazione, con al centro la tecnologia Hyper-V, che offre un modello che sarà utile anche a distribuzioni non SUSE, come Red Hat.

Una collaborazione che, secondo il direttore del Fraunhofer Institute for Algorithms and Scientific Computing (SCAI) «oggi è un grande passo rispetto ai vecchi tempi. […] Siamo lieti di vedere che Microsoft e SUSE stanno esplorando attivamente nuove strade per migliorare l’interoperabilità della piattaforma».

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti