Italiani e cloud, purché da desktop

Un sondaggio svolto da MSN mostra che gli italiani preferiscono accedere ai servizi cloud dal computer di casa.
Un sondaggio svolto da MSN mostra che gli italiani preferiscono accedere ai servizi cloud dal computer di casa.

Un recente sondaggio, svolto da MSN tra oltre 10.500 utenti di tutta Europa e del Sud Africa, ha permesso di conoscere le abitudini degli utenti italiani nell’utilizzo dei servizi di cloud computing, effettuando anche un confronto con le altre nazioni. Secondo quanto emerso, nonostante la grande diffusione degli smartphone, in Italia è stranamente basso l’uso di questo dispositivo per accedere alla nuvola.

La funzione principale del cloud computing è permettere di conservare i file in un luogo accessibile in qualunque momento da qualsiasi dispositivo (PC, notebook, smartphone e tablet). I risultati del sondaggio mostrano che gli utenti italiani preferiscono, invece, utilizzare un unico dispositivo. Solo il 33% accede al cloud con due o più device e l’83% di essi è abituato a farlo dal PC di casa. Molto basso l’uso di notebook (16%) e di smartphone (19%), i due dispositivi maggiormente utilizzati negli altri paesi europei con una media del 54% e del 37%, rispettivamente.

Gli italiani, più di ogni altro utente europeo, sembra avere molta fiducia nell’azienda che offre il servizio di cloud storage; infatti solo il 14% è preoccupato dei rischi legati alla privacy, ma forse questo dato potrebbe essere giustificato dalla poca informazione sull’argomento nel nostro paese (il che, invece che “fiducia”, significa più che altro scarsa consapevolezza). All’estremo opposto ci sono i tedeschi, i più sospettosi di tutti, con una percentuale del 46%.

La ragione principale che spinge gli utenti italiani ad utilizzare il cloud è la possibilità di accedere facilmente ai propri file e di condividerli con amici e parenti, in particolare fotografie (42%), documenti, presentazioni e fogli di calcolo (30%) e contatti (23%). Nonostante siano le foto i contenuti più caricati sulla nuvola, gli italiani sarebbero i meno disposti a “pagare un riscatto”, nel caso qualcuno rubasse le immagini (il 79% di loro non darebbe nemmeno un euro).

Infine, il 40% degli italiani sceglie il servizio da utilizzare solo dopo un’attenta valutazione delle condizioni offerte e della semplicità di accesso da diversi dispositivi.

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