Germania, Google risponde alla tassa della Merkel

Il parlamento federale tedesco sta per approvare una legge per la tassazione dei motori di ricerca, Google insorge con la campagna "Difendi la tua Rete".
Il parlamento federale tedesco sta per approvare una legge per la tassazione dei motori di ricerca, Google insorge con la campagna "Difendi la tua Rete".

Sta per arrivare al vaglio del parlamento federale tedesco la legge proposta dalla cancelliera Angela Merkel relativa alla tassazione dei motori di ricerca, chiesta a gran voce dagli editori al fine di tutelare il diritto d’autore e costringere il gruppo di Mountain View a pagare per i contenuti giornalistici veicolati attraverso le proprie pagine. Un’ipotesi che, secondo Google, finirebbe col limitare la libertà d’informazione dei cittadini.

Per questo motivo bigG ha lanciato oggi la campagna “Verteidige Dein Netz” (“Difendi la tua Rete”), con la messa online di un sito e l’acquisto di spazi pubblicitari su tutti i principali media del paese. I vertici della società californiana chiedono a tutti i netizen tedeschi di mobilitarsi e prendere posizione, affinché il testo non venga approvato dal Bundestag.

Ci si trova dunque, per l’ennesima volta, di fronte a una spinosa questione già affrontata in passato. Da una parte c’è la legittima necessità di tutelare gli interessi di chi si occupa della stampa tradizionale, investendo in testate cartacee oppure online, impegnando tempo e denaro nel confezionare i contenuti. Dall’altra sembra ormai impensabile tagliare Google e gli altri aggregatori di notizie fuori dalle dinamiche attraverso le quali i lettori si informano su Internet. Nel mezzo un vuoto legislativo che non è ancora stato colmato.

La crisi del settore, o meglio la sua evoluzione recente, ha già portato alla chiusura di testate storiche come Frankfurter Rundschau e Financial Times Deutschland, con ovvie conseguenze negative per chi era impegnato nel lavoro redazionale. Il nesso tra la difficoltà degli editori nel reperire pubblicità per finanziare i progetti e l’indicizzazione degli articoli su Google non è comunque da dare per scontato. Alcune realtà hanno saputo innovare e rinnovare, cercando di interpretare il Web e i suoi strumenti come un’opportunità anziché una minaccia, cambiando prospettiva per costruire un nuovo modello di business.

L’esito della vicenda, che al momento riguarda esclusivamente la Germania, risulterà comunque importante anche per il resto del pianeta, in quanto andrà a rappresentare un precedente per eventuali dispute simili in altri paesi.

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