Microsoft diventa membro della AllSeen Alliance

Microsoft entra nel consorzio creato da Qualcomm nel 2013. Con Azure ofrirà il suo contributo alla diffusione di uno standard per la Internet of Things.
Microsoft entra nel consorzio creato da Qualcomm nel 2013. Con Azure ofrirà il suo contributo alla diffusione di uno standard per la Internet of Things.

Microsoft non vuole creare un ecosistema chiuso basato esclusivamente sui propri sistemi operativi e servizi, ma crede che le nuove tecnologie debbano essere accessibili a tutti, indipendentemente dalla piattaforma software utilizzata. Per questo motivo, l’azienda di Redmond ha deciso di appoggiare la AllSeen Alliance, un consorzio guidato da Qualcomm che promuove lo sviluppo di standard e protocolli interoperabili per la Internet of Things, basati sul framework open source AllJoyn.

La AllSeen Alliance, nata a dicembre 2013, è attualmente formata da circa 50 aziende che operano in svariati settori. Microsoft entra nel consorzio come premier member e si unisce a Qualcomm, LG, Panasonic, Sharp, Haier, Silicon Image, TP-LINK e Technicolor. L’azienda di Redmond contribuirà alla diffusione dei servizi basati su AllJoyn attraverso Microsoft Azure. L’obiettivo del consorzio è sviluppare un framework universale che permetta a tutti i dispositivi smart connessi di riconoscersi tra loro e condividere informazioni, indipendentemente dal marchio, dal sistema operativo e dai protocolli di comunicazione, creando dunque un linguaggio comune per la Internet of Things.

Oggi esistono diversi prodotti IoT, ma quasi tutti sfruttano tecnologie proprietarie. Gli utenti sono quindi obbligati ad acquistare esclusivamente i dispositivi di una specifica azienda. Ciò impedisce l’interoperabilità tra i device e rallenta la diffusione della Internet of Things. Secondo IDC, entro il 2020 ci saranno oltre 212 miliardi di “cose connesse”, ma senza uno standard comune nasceranno tanti piccoli ecosistemi incompatibili tra loro.

I recenti annunci relativi ad Azure Intelligent Systems Service e Azure Machine Learning rappresentano alcuni esempi di investimenti effettuati da Microsoft per una piattaforma cloud per la IoT. All’inizio dell’anno, l’azienda di Redmond ha creato un team che si occuperà della realizzazione di software e servizi specifici per dispositivi diversi da computer, tablet, smartphone e console.

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