Apple Watch non spingerà Apple Pay

Apple Watch non influirà sensibilmente sull'adozione del sistema di pagamento Apple Pay: il device si sovrappone con gli iPhone già abilitati al servizio.
Apple Watch non influirà sensibilmente sull'adozione del sistema di pagamento Apple Pay: il device si sovrappone con gli iPhone già abilitati al servizio.

Apple Watch non contribuirà sostanzialmente all’aumento del market share di Apple Pay, il servizio di pagamento wireless presentato dalla Mela lo scorso settembre. È quanto rivela Leon Majors, vicepresidente di Phoenix Marketing International, nel sottolineare i possibili limiti di una simile piattaforma da polsino. Si tratta di un problema momentaneo o, semplicemente, di una questione intrinseca al device stesso?

Apple Watch, come ormai già noto, sarà pienamente abbinato ai pagamenti con Apple Pay. Negli obiettivi di Apple, l’idea di rendere la fase d’acquisto sempre più veloce, sfruttando l’onnipresenza dell’orologio sul polso dell’utilizzatore. Eppure, sembra che lo smartwatch non abbia le carte pienamente in regola per spingere l’adozione del sistema di pagamento mobile. La motivazione è molto semplice, così come Majors sottolinea: Apple Watch non è un dispositivo standalone, vive in completa simbiosi con un iPhone abilitato a NFC, quindi si verificherebbe una sovrapposizione di utenti. Un cliente di iPhone 6 troverà su Apple Watch forse una modalità di pagamento immediata, ma sempre dipendente da uno smartphone già esistente. Il market share, di conseguenza, non ne subirà grandi scossoni.

Dello stesso avviso anche Avivah Litan, analista per Gartner: Apple Pay subirà da Apple Watch una fisiologica crescita di massimo 5 punti percentuali, nulla di cui preoccuparsi troppo. Anche in questo caso è la sovrapposizione a dettare i maggiori problemi: necessitando un iPhone per funzionare, i pagamenti dall’orologio diventerebbero virtualmente indistinguibili, conquistando solo chi già da ora ha deciso di testare il servizio.

Non si tratterebbe, tuttavia, di una questione eterna. Il grande intoppo non deriva solo dal labile confine tra smartphone e orologio, quanto da un mercato forse non ancora del tutto pronto. Sono ancora abbastanza limitati gli esercizi pubblici che accettano la tecnologia NFC per un pagamento, rendendo contante e carta di credito delle scelte obbligate per i tanti consumatori desiderosi di provare il sistema. Lo dimostra una ricerca pubblicata questa settimana, sempre ad opera di Phoenix Marketing International, dove il 47% degli intervistati si è recata in negozi non ancora abilitati ad Apple pay, così come un 48% di individui non andati oltre al primo utilizzo. Per questo motivo, è lecito ritenere Apple Pay possa ottenere in futuro grande rilevanza anche su Apple Watch, non appena l’accettazione del servizio diverrà comune e universale.

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