Anche la Cina è finalmente online

Anche la Cina avrà d'ora in poi il proprio sito web ufficiale. L'indirizzo è www.gov.cn, il materiale è corposo e completo, e la trasparenza ostentata sembra essere una risposta alle pressioni provenienti dall'esterno nell'ottica di una maggiore libertà
Anche la Cina avrà d'ora in poi il proprio sito web ufficiale. L'indirizzo è www.gov.cn, il materiale è corposo e completo, e la trasparenza ostentata sembra essere una risposta alle pressioni provenienti dall'esterno nell'ottica di una maggiore libertà

Anche la Cina ha il proprio sito web ufficiale: l’indirizzo è http://www.gov.cn. La notizia è di per sé apparentemente paradossale perchè ormai ogni singola nazione al mondo ha il proprio riferimento in rete, ma porta in realtà un carico rivoluzionario non indifferente per un paese che fino ad ora era passato alle cronache del web solo per la chiusura degli Internet Cafè, per il controllo capillare sui blog e per la censura applicata o fatta applicare.

La notizia giunge da una nota AssoLaw (Associated Firms for International Law) che presenta al mondo quello che è il sito del «governo centrale del popolo della Repubblica popolare cinese». Il sito, disponibile anche in lingua inglese, riporta immagini del presidente Hu Jintao e mette a disposizione dell’utenza un ampio numero di informazioni relative all’attività del governo, della politica nazionale e di altri vari aspetti della Cina.

La trasparenza totale sembra essere il principio guida che ha portato all’ideazione ed alla realizzazione del sito. Una trasparenza quasi ostentata, però, non nasconde la censura applicata a Google News o ai blog MSN (pratica criticata nei giorni scorsi anche dal noto blogger Microsoft Scoble). La sensazione prima è quella della predisposizione di un sito in grado di consegnare notizie controllate e strumentali (attiva e corposa la sezione destinata alla stampa), dunque una mossa quasi obbligata in risposta alle continue pressioni provenienti dall’estero e dallo strumento internet stesso. Qualunque ne sia il principio radicale, per la Cina trattasi di uno storico passo avanti.

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