Qantas: l'aereo parte, ma il web non decolla

Gli aerei Qantas avrebbero dovuto essere dotati di connettività in volo, ma alcuni problemi (tecnici e non) hanno suggerito di rinviare il progetto almeno al 2009. Dagli assistenti di volo giunte richieste per la predisposizione di un filtro
Gli aerei Qantas avrebbero dovuto essere dotati di connettività in volo, ma alcuni problemi (tecnici e non) hanno suggerito di rinviare il progetto almeno al 2009. Dagli assistenti di volo giunte richieste per la predisposizione di un filtro

La possibilità di navigare sul web durante una trasvolata sembra rimanere ancora e sempre una sorta di tabù tecnologico. Le difficoltà hanno rimandato negli anni l’offerta del servizio ed ora il permanere di non meglio precisati problemi sembra procrastinare il momento in cui anche in aereo sarà possibile godere di una normale e sufficiente connettività.

Sebbene in questi mesi siano molte le compagnie aeree pronte a lanciare il servizio, ancora il tutto deve sapersi adattare alla realtà del volo e Qantas, ad esempio, ha deciso di fare un passo indietro rinviando nel tempo un’offerta che sembrava ormai destinata a salire in volo ad ogni decollo. Qantas intendeva offrire la connettività sui 20 A380 che a breve avrebbero iniziato a coprire la tratta tra l’Australia e Los Angeles. Ma qualcosa sembra sia andato storto, tanto che nei giorni scorsi l’atterraggio forzato di un velivolo è stato subito legato in diretta consequenzialità all’uso del web durante il volo (circostanza comunque negata dalla compagnia).

Ma i problemi potrebbero non essere solo tecnici. Sebbene Qantas sia stata alquanto elusiva sulle motivazioni, una teoria strisciante e non troppo argomentata è quella per cui gli assistenti di volo avrebbero suggerito un filtro alla navigazione per evitare siti “sconvenienti”. La pornografia ed il volo, insomma, sembrano non sposarsi troppo (il teorema non viene approfondito, ma è evidente la sconvenienza di taluni contenuti proiettati sul monitor del sedile frontale) ed il tutto avrebbe suggerito un rinvio in attesa di provvedimenti. Nel frattempo i voli verranno dotati di una navigazione “cached” limitata a pochi e ben individuati siti web (memorizzati alla partenza e navigabili in locale durante la tratta).

La fumosità delle spiegazioni fornite ha aperto le più disparate interpretazioni e c’è chi suggerisce come il web possa essere più che altro un fastidio per le compagnie aeree: sottrae attenzioni alle offerte parallele in quanto ad entertainment, richiede apparati evoluti e device di interazione oggi non adeguati, minaccia di disturbare la convivenza tra i clienti nel caso qualcuno intenda approfittare di Skype o altri sistemi VoIP, monopolizza il tempo ed impedisce alla compagnia di offrire servizi a valore aggiunto da poter eventualmente monetizzare. Anche queste interpretazioni, però, lasciano ormai il tempo che trovano perchè dal 2009 il servizio dovrebbe essere regolarmente a regime. Non solo: gli utenti Qantas a quanto pare potranno anche effettuare un check-in accelerato grazie al web e ad una ricevuta inviata su dispositivi mobile utili allo scopo.

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