USA, in calo il numero dei televisori

Nielsen ha pubblicato i dati sulla diffusione di apparecchi televisivi per il prossimo anno: il trend è negativo, diverse le possibili cause.
Nielsen ha pubblicato i dati sulla diffusione di apparecchi televisivi per il prossimo anno: il trend è negativo, diverse le possibili cause.

Per la prima volta da circa venti anni, il mondo televisivo negli Stati Uniti è in declino. Ad annunciato è la celebre società di analisi e statistiche Nielsen, secondo cui il numero di abitazioni statunitensi dotate di un apparecchio televisivo sarebbe calato nel corso degli ultimi anni. Le proiezioni per il 2012 parlano infatti di 114,7 milioni di abitazioni dotate di TV (96,7% del totale) per il prossimo anno, a fronte di un cifra stimata per il 2011 pari a 115,9 milioni (98,9%).

Le motivazioni principali di tale trend negativo, secondo Nielsen, sarebbero due. In primo luogo, la crisi economica potrebbe aver spinto diversi cittadini a rinunciare agli apparecchi televisivi, dispendiosi sia in termini di acquisto che di manutenzione in molti casi. La seconda ragione avrebbe natura tecnologica e risiederebbe nella transizione dall’analogico al digitale, avvenuta negli USA durante l’estate del 2009: le conseguenze dello switch sarebbero dunque visibili solo oggi, con una diminuzione del numero di apparecchi televisivi attivi nel Paese a stelle e strisce.

Un’ulteriore concausa del calo previsto per il prossimo anno è individuabile nella disponibilità di nuove soluzioni per l’intrattenimento multimediale. La Rete offre da diverso tempo soluzioni paragonabili a quelle disponibili tramite i tradizionali apparecchi televisivi e sempre più persone adottano il web come strumento per la fruizione di contenuti multimediali, in particolar modo i più giovani. Il progresso tecnologico della Rete e dei suoi contenuti ha dunque avuto importanti ripercussioni sul mondo televisivo, strappando di fatto importanti fette di mercato e proponendosi come alternativa di pari livello.

Un simile andamento negativo nella distribuzione di apparecchi televisivi sul suolo statunitense è stato registrato nel 1992. In tal caso gli Stati Uniti affrontarono un lungo periodo di recessione e crisi, in un contesto socio-economico differente rispetto a quello attuale, che presenta tuttavia alcune forte analogie col passato.

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