Windows, obiettivo ARM per il 2013

L'architettura ARM potrebbe incontrare Windows per cercare di colonizzare il mondo dei computer portatili. Il tutto, però, non prima del 2013.
L'architettura ARM potrebbe incontrare Windows per cercare di colonizzare il mondo dei computer portatili. Il tutto, però, non prima del 2013.

Il prossimo 2013 potrebbe vedere l’ingresso sulla scena del binomio Windows-ARM, con il sistema operativo targato Microsoft che potrebbe cercare di incrementare ulteriormente la propria presenza nel segmento notebook seguendo una nuova strada. Tale ipotesi giunge da alcune fonti vicine ai principali produttori di computer portatili, i quali potrebbero iniziare a proporre nel corso del prossimo anno alcune soluzioni per tastare il polso al mercato.

In particolare, il progetto Windows on ARM potrebbe vedere la luce entro la fine del 2012, presentandosi per l’appunto a bordo dei primi notebook prima della fine dell’anno. Il vero e proprio boom è atteso però per il 2013, anno entro il quale i principali produttori di soluzioni hardware dovranno migliorare ulteriormente le tecnologie realizzate finora per permettere da un lato un’ottimizzazione dei consumi e dall’altro la piena compatibilità con il sistema operativo realizzato dal colosso di Redmond.

In prima fila, a quanto pare, vi sarebbero NVIDIA e Qualcomm, le quali sono attualmente all’opera per realizzare CPU basate su tale architettura, mentre tra produttori di computer portatili Asus e Lenovo sono i nomi attualmente più gettonati. Ma non solo: nel 2014, infatti, potrebbero giungere importanti novità anche in chiave tablet, allargando il binomio Windows-ARM al settore mobile per proseguire una scalata che ha come obiettivo l’ultimo il sorpasso all’accoppiata Windows-Intel, attuale protagonista della scena elettronica.

Prima di allora, però, vi saranno da superare non pochi ostacoli: in primo luogo, infatti, proprio Intel ha intenzione di rilasciare a breve i nuovi microprocessori Ivy Bridge, caratterizzati da ridotti consumi energetici senza intaccare eccessivamente le prestazioni; il secondo problema, invece, riguarda maggiormente da vicino i singoli produttori, i quali dovranno garantire pieno supporto all’architettura ARM per far sì che il progetto possa ambire ad un futuro florido. Da non dimenticare, poi, i problemi legati al lato software, dovendo adattare sia il sistema operativo che le applicazioni ad un’architettura per molti tratti differente rispetto a quella sulla quale si è sviluppato finora.

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