Facebook provoca depressione e assuefazione

Facebook provoca depressione, angoscia e assuefazione, secondo una recente ricerca condotta in Svezia. Le più sensibili sono le donne.
Facebook provoca depressione, angoscia e assuefazione, secondo una recente ricerca condotta in Svezia. Le più sensibili sono le donne.

Facebook provocherebbe depressione e assuefazione, secondo i risultati di una recente ricerca condotta dall’Università di Göteborg, in Svezia. Non è la prima volta che si parla in Rete di effetti collaterali del genere, ma già precedenti studi avevano evidenziato i rischi che sussistono con un eccessivo uso della piattaforma sociale in blu.

In base a quanto comunicato dai ricercatori, emerge come chi non riesce a controllare costantemente il proprio profilo Facebook è più soggetto a depressione e angoscia, situazione valida per un milione di utenti sui quattro milioni di mezzo che erano stati tenuti sotto controllo. Esaminando infatti un campione di un migliaio di iscritti al social network tra i 14 e i 74 anni, sono stati raccolti risultati più che preoccupanti.

Era stato chiesto loro come e quanto usano Facebook e cosa provoca la lontananza dal loro profilo e l’impossibilità di controllare gli ultimi aggiornamenti. Un utente su quattro ha ammesso di sentirsi angosciato e depresso se non riesce ad accedere al canale sociale con una certa regolarità.

Solitamente, gli uomini trascorrono su Facebook in media circa 64 minuti al giorno mentre sono le donne a utilizzare di più l’idea di Mark Zuckerberg, con una media di ben 80 minuti al giorno. Il gentil sesso sembrerebbe inoltre quello più sensibile emotivamente al distacco da Facebook rispetto agli uomini. Una tendenza sicuramente da allontanare, dato che si tratta semplicemente di un social network con cui intrattenersi e non un qualcosa con cui deprimersi ed essere dipendenti.

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