Gli Anonymous si dissociano dall'attacco a Grillo

La sezione italiana degli Anonymous prende le distanze dall'attacco a Grillo: coloro che hanno agito non erano guidati dagli ideali del gruppo.
La sezione italiana degli Anonymous prende le distanze dall'attacco a Grillo: coloro che hanno agito non erano guidati dagli ideali del gruppo.

L’azione di forza nei confronti del blog di Beppe Grillo delle scorse ore portava una firma inconfondibile, confermata per altro mediante alcuni dei mezzi ufficiali del collettivo: quella degli Anonymous. Un attacco, quello nei confronti del comico, che sembrava cozzare con quelli che sono gli ideali del gruppo di hacktivisti della rete, sempre contrari ad azioni nei confronti di mezzi di informazione quali i blog. E nelle ore successive agli attacchi DDoS ecco giungere un comunicato ufficiale da parte degli stessi Anonymous, i quali prendono le distanze da coloro che hanno deciso di agire nei confronti di Grillo.

L’attacco a beppegrillo.it da parte di qualche “Anonymous” Italiano va contro le regole del buon senso che c’erano all’inizio. Mai attaccare nessun media o blog, perché l’informazione deve essere libera e plurale. Quello che avete fatto è disonore per quelli che sono stati arrestati durante le operazioni di questa estate, complimenti per aver rovinato la nostra reputazione come gruppo. Indimenticabile il periodo in cui gli Anonymous Italiani erano persone serie che facevano attivismo non per mostrare se stessi. Preghiamo quindi i media, a nome di tutti gli Anonymous che credono in certi valori di non fare pubblicità a questo attacco.

Parole forti, dunque, quelle che mediante l’account Twitter di Anonitaly permettono al ramo italiano della coalizione di esprimere il proprio stupore ed il proprio disappunto nei confronti degli autori dell’attacco, riconducibili sì agli Anonymous, ma guidati da motivazioni ben diverse da quelle che il gruppo ha sempre cercato di portare avanti. Parole forti, seguite da una nota ufficiale che sancisce in qualche modo la fine di un’era definita di “anarchia-democratica”, in cui tutti remavano in una stessa direzione:

Ora continuate a fare commenti, a dire la vostra, come giusto che sia, ma Anonymous era bello perchè in quella “anarchia” che regnava nella chat, c’era democrazia. Esatto, una anarchia-democratica. Peccato, perchè era un bel movimento. Era una faccia del web affascinante. […] Speriamo che rinasca un nuovo Anonymous (in Italia), che riesca a farsi notare per qualcosa di più profondo, infondo tutti siamo Anonymous e chiunque può fare la propria parte, ricordandosi che non è un gruppo individualista, che ci sono dei valori da rispettare, come in tutte le cose.

 

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