Apple VS Samsung: stop all'import di vecchi iPhone

Vecchi iDevice bloccati negli USA per violazione di un brevetto Samsung, sebbene si tratti di un FRAND, ovvero essenziale per l'intera industria.
Vecchi iDevice bloccati negli USA per violazione di un brevetto Samsung, sebbene si tratti di un FRAND, ovvero essenziale per l'intera industria.

Import vietato i vecchi prodotti della linea iPhone e iPad negli Stati Uniti: è quanto ha deciso la International Trade Commission in merito a un contenzioso tra Apple e Samsung, dove la Mela avrebbe violato un brevetto a nome del colosso sudcoreano. Dalle parti di Cupertino, tuttavia, fanno sapere come la decisione non limiterà la disponibilità di iDevice all’interno dei confini a stelle e strisce.

Secondo quanto giudicato dall’International Trade Commission nella giornata di ieri, alcuni vecchi modelli 3G di iPhone e iPad, presumibilmente iPhone 3G e il primissimo tablet, violerebbero il brevetto numero 7,706,348 di Samsung sulle funzionalità delle reti mobili CDMA. L’ITC ha così stabilito il blocco dell’import di tali dispositivi all’interno dei confini degli Stati Uniti, considerato come questi prodotti Apple li realizzi in Cina. Peccato, però, che il brevetto in questione sia stato da più fronti indicato come una registrazione standard, essenziale per il funzionamento delle reti UMTS, e di conseguenza Samsung sarebbe tenuta a fornirla in licenza a tutti i player sul mercato.

Secondo l’ITC, Samsung sarebbe riuscita a dimostrare la violazione della registrazione per alcuni dei modelli meno recenti degli iDevice, tra cui – sebbene conferma certa non vi sia – iPhone 3GS, iPhone 3G, iPad 2 3G e iPad 3G. Si tratta di una scelta certamente singolare, e sicuramente pronta alle più disparate polemiche, proprio perché il brevetto in questione è un FRAND, ovvero essenziale per l’intera industria. Già da tempo – la causa va avanti dal 2011 – Apple aveva cercato di dimostrare come il gruppo sudcoreano non potesse avanzare richieste sul brevetto, proprio per le logiche di universalità di sfruttamento previste dalle policy FRAND.

Prima che il ban all’importazione entri in vigore, però, sono necessari 60 giorni e la conseguente Presidential Review: il Presidente degli Stati Uniti, infatti, può liberamente decidere di invertire le decisioni dell’ITC, rendendo di fatto nullo il provvedimento. Nel frattempo, però, giungono le prime reazioni. Cupertino ha affidato le proprie dichiarazioni a All Things D, testata da sempre molto legata alla mela morsicata:

«Siamo delusi dal fatto che la Commissione abbia rovesciato una precedente sentenza e stiamo pensando di ricorrere in appello. La decisione odierna non ha alcun impatto sulla disponibilità dei prodotti Apple negli Stati Uniti. Samsung sta usando una strategia rigettata dalle corti e dalle normative di tutto il mondo. Hanno ammesso sia contro gli interessi dei consumatori in Europa e altrove, ma qui negli Stati Uniti Samsung continua a cercare di bloccare la vendita dei prodotti Apple ricorrendo a brevetti standard, che ha già accordato di concedere in licenza a tutti per un ragionevole compenso.»

Di tutt’altro avviso sono invece i portavoce di Samsung:

«Crediamo che la decisione dell’ITC confermi la storia di Apple nello scroccare le innovazioni tecnologiche di Samsung. I nostri decenni di ricerca e sviluppo delle tecnologie mobile si svilupperanno e continueremo a fornire prodotti innovativi negli Stati Uniti.»

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