Niklas Zennstrom lascia Skype

Niklas Zennstrom lascia il proprio posto a capo di Skype. Zennstrom, fondatore del gruppo, non esce completamente di scena ma la sua poltrona di CEO verrà presto sostituita. eBay chiude così i conti mettendo a bilancio altri 1.4 miliardi di dollari
Niklas Zennstrom lascia il proprio posto a capo di Skype. Zennstrom, fondatore del gruppo, non esce completamente di scena ma la sua poltrona di CEO verrà presto sostituita. eBay chiude così i conti mettendo a bilancio altri 1.4 miliardi di dollari

Niklas Zennstrom, uno dei due nomi a capo del gruppo Skype (dal 2005 una divisione eBay) lascia il proprio posto dal board del gruppo. Dei motivi della scelta non vengono al momento offerte dichiarazioni ufficiali, ma la scelta sarebbe quella di una nuova direzione professionale: Skype è un progetto ormai maturo che può proseguire senza il suo ideatore; Joost, probabilmente, necessita invece di cure maggiori e di maggior dedizione (così come Atomico, gruppo di investimento che fa capo a Zennstrom).

Le comunicazioni delle prime ore hanno semplicemente sviscerato quelle che sono le cifre legate all’uscita di scena del CEO. In pratica eBay chiude il cerchio aperto nel 2005 con la discussa operazione d’acquisto da 2.6 miliardi di dollari che negli anni ha non poco pesato sulle azioni del gruppo. A bilancio andranno 1.4 miliardi: 900 milioni di dollari costituiscono la valutazione del gruppo mentre 530 milioni ulteriori rappresentano la stretta di mano finale basata sulle previsioni di crescita del servizio.

Zennstrom non esce dal gruppo in toto, ma va a ricoprire una figura di second’ordine (formalmente «non-executive chairman») lasciando il posto ad interim a Michael van Swaaij, fino a ieri chief strategy officer Ebay (ma altri nomi sono già al vaglio per una sostituzione permanente). La riorganizzazione non finisce qui: il presidente di Skype Henry Gomez, secondo una decisione già presa anzitempo e quindi non collegata alla partenza di Zennstrom, va ad assumere infatti un ruolo di rilievo direttamente nel board eBay lasciando un ulteriore posto vacante.

Hani Durzy, portavoce eBay, a esplicita domanda spiega che il futuro di Skype prevede una svolta: il prossimo CEO curerà la «prossima fase di crescita» e la fase in cui il servizio doveva imporsi è dunque considerata chiusa. Gli analisti che continuavano a bocciare la mancata esplosione di Skype nel settore di riferimento potranno ora guardare con maggiore ottimismo al futuro: eBay cercherà maggiore integrazione e proverà a maturare nuove sinergie con il proprio marketplace e con PayPal. Molte novità erano state promesse per gli ultimi mesi dell’anno e con questo annuncio i fuochi d’artificio sembrano aver avuto inizio ufficiale.

Le cifre indicate nelle varie comunicazioni alla stampa sono maturate a seguito della valutazione delle previsioni di introito per i prossimi 2 anni e tali valutazioni hanno fatto immediatamente crescere il titolo eBay in borsa (in quanto a conti fatti Skype è stato valutato meno di quanto inizialmente annunciato): a Wall Street il titolo apre la giornata con un punto percentuale di crescita e forti movimenti nei primi minuti. La situazione si appiana e volge in negativo durante le ore successive in quanto viene comunicato il fatto che le nuove spese a bilancio andranno a pesare sulla prossima trimestrale (annunciata a metà ottobre e per la quale gli analisti si attendevano notizie particolarmente positive). Successivamente, spinto da un indice Nasdaq in giornata rosea, il titolo recupera e chiude (+1.64%) a un soffio dal traguardo simbolico di quota 40 dollari.

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