iPhone 8: pochi macchinari per produrre OLED?

Possibili problemi per la produzione di un iPhone 8 con pannello OLED: la società nipponica che produce macchinari appositi ha liste d'attesa di due anni.
Possibili problemi per la produzione di un iPhone 8 con pannello OLED: la società nipponica che produce macchinari appositi ha liste d'attesa di due anni.

Così come ormai già ampiamente noto, Apple starebbe valutando l’introduzione di pannelli OLED per la futura generazione degli iPhone, forse chiamata direttamente iPhone 8. Gli analisti discutono di questa possibilità ormai da diverse settimane e, negli ultimi tempi, sembrano essere giunte delle prime conferme anche da parte di alcuni produttori asiatici. Eppure, il tragitto di Cupertino potrebbe risultare tutto fuorché in discesa, per via di precise carenze di mercato. Stando a quanto reso noto da Bloomberg, infatti, non vi sarebbero sufficienti macchinari per la produzione di pannelli OLED affinché l’enorme richiesta di Apple possa essere evasa, poiché l’azienda che li produce è di ridotte dimensioni.

La compagnia in questione, Canon Tokki, proviene dal Giappone ed è specializzata nella produzione di macchinari e attrezzature per la creazione di pannelli OLED. In particolare, la società sarebbe il primo fornitore mondiale di macchinari ELVESS OLED, delle attrezzature di grandi dimensioni che, tramite un sistema integrato di pompe d’aspirazione, sono in grado di depositare sul pannello in vetro i singoli pixel verdi, rossi e blu, fissandoli tramite un’evaporazione controllata di materiali organici. Grazie a questo livello di precisione, Canon Tokki è riuscita a ridurre i margini d’errore nella produzione di pannelli OLED, aumentando quindi i ritmi di fabbricazione per gli stessi. Sebbene non è dato sapere a quale azienda Apple si sia affidata per le proprie necessità, è molto probabile che i fornitori di Cupertino si avvalgano proprio di strumenti Canon Tokki, poiché gli unici a poter garantire ritmi di produzione elevati.

Stando a quanto riferito da Bloomberg, la società nipponica non produce più di 10 macchinari l’anno, tanto che le liste d’attesa sarebbero già oggi di due anni per le società che necessitano di questa tecnologia. Un fatto non da poco, poiché potrebbe limitare le mire espansionistiche di Cupertino, sebbene l’azienda potrebbe affidarsi a fornitori che già dispongono di queste strumentazioni, quali Samsung. Allo stesso modo, la Mela potrebbe intervenire direttamente con degli investimenti per estendere gli impianti del produttore giapponese, anche se i costi rischiano di essere del tutto elevati: ogni singolo macchinario, infatti, costa all’incirca 85 milioni di dollari.

Così come già spiegato nelle ultime settimane, Apple starebbe pianificando il lancio di tre iPhone nel 2017: due classici, con schermo LCD, e un modello rinnovato da 5.5 pollici con vetro curvo, alimentato da un pannello OLED.

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