iPhone rallentati: quando sostituire la batteria

Avviato il programma di sostituzione delle batterie a 29 euro per iPhone 6, iPhone 6S e iPhone SE: ecco quali condizioni devono essere rispettate.
Avviato il programma di sostituzione delle batterie a 29 euro per iPhone 6, iPhone 6S e iPhone SE: ecco quali condizioni devono essere rispettate.

Prende il via il piano di sostituzione delle batterie per iPhone 6 e iPhone 6S, proposto da Apple la scorsa settimana a seguito delle polemiche sugli smartphone di Cupertino rallentati. Così come già annunciato, l’operazione costerà 29 euro e potrà essere richiesta presso gli Apple Store. Oggi, a seguito delle prime sostituzioni, emergono le condizioni richieste dal gruppo per accedere all’iniziativa.

Il piano di sostituzione è stato reso disponibile a partire dal weekend e, così come riporta The Verge, durante i primi giorni pare vi sia stata qualche confusione fra gli utenti. Innanzitutto, possono accedere al prezzo di 29 euro solo i dispositivi effettivamente coinvolti dal sistema software per la gestione dei picchi di CPU, ovvero iPhone 6, iPhone 6S e iPhone SE. Ancora, è necessario che la batteria abbia subito una sensibile riduzione del suo ciclo di vita.

Secondo quanto riportato dalla stampa statunitense, inizialmente Apple ha richiesto una capacità di carica minore dell’80% su 500 cicli di carica, per poter procedere alla sostituzione. Per verificare questi fattori, il gruppo avrebbe fatto ricorso a uno speciale strumento di diagnostica. Tuttavia, in una conferma pubblicata da MacRumors, la società di Cupertino avrebbe deciso di allargare ulteriormente il piano di sostituzione agevolata, includendo i dispositivi con meno dell’80% della loro capacità indipendentemente dai cicli di carica effettuati.

Naturalmente, il dispositivo in questione deve trovarsi in buone condizioni, senza segni evidenti di danneggiamento oppure con componenti hardware provenienti da terze parti. In quel caso, sempre secondo quanto riferito da The Verge, il prezzo applicato sarà quello pieno.

Nel frattempo, nonostante la lettera di scuse dell’azienda e le soluzioni proposte dalla stessa per risolvere velocemente la questione, non sembrano essersi spente le polemiche. Nessuna delle class action oggi in corso, soprattutto negli Stati Uniti, sono state ritirate, mentre il gruppo di Cupertino non ha commentato ufficialmente eventuali problematiche legali.

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