Come gestire un e-commerce durante il lockdown

I consigli di PayPlug per le PMI che affrontano la crisi: come gestire un negozio online ai tempi dell'emergenza sanitaria
I consigli di PayPlug per le PMI che affrontano la crisi: come gestire un negozio online ai tempi dell'emergenza sanitaria

Il lockdown dovuto all’emergenza sanitaria nelle ultime settimane ha portato piccoli e medi commercianti a ricercare canali alternativi al tradizionale punto vendita e a promuovere l’e-commerce per garantire continuità alla propria attività e mantenere il flusso di cassa. I dati NetComm dimostrano che oltre il 77% delle aziende che vende online ha addirittura acquisito nuovi clienti e nuovi consumatori, in tutte le fasce di età,  si sono avvicinati per la prima volta gli acquisti online e all’uso del digital payment e dell’home banking.

“Le PMI – spiega Mirella Bengio, Country Manager Italy di PayPlug – hanno preso consapevolezza del valore dell’e-commerce e del digitale, che rappresentano una soluzione per il periodo di crisi, ma anche una strategia chiave per lo sviluppo del proprio business. Durante questo periodo molte imprese hanno capito che per fornire un servizio al cliente soddisfacente bisogna prestare grande attenzione ad alcuni elementi essenziali, lungo tutta la catena dell’e-commerce, dall’approvvigionamento alla logistica fino ai sistemi di pagamento”.

Proprio per venire incontro alle PMI che stanno rilanciando il proprio business online, PayPlug – la prima soluzione di pagamento online pensata e concepita al 100% per le PMI – offre alle aziende che hanno creato un negozio online su PrestaShop la possibilità di integrare il proprio servizio usufruendo gratuitamente di 3 mesi di abbonamento Pro. E non è tutto, perché la stessa azienda ha stilato un vademecum con i “must have” per le PMI che intendono realizzare o promuovere al meglio un progetto di e-commerce sia durante il lockdown che in futuro.  “La digitalizzazione e il commercio elettronico – conclude Mirella Bengio – sono un trend in atto da tempo, che la situazione attuale ha accelerato e che è destinato a evolversi ulteriormente anche quando l’emergenza sarà finita, perchè cambieranno significativamente le modalità d’acquisto e i consumatori rivaluteranno le proprie abitudini e la comodità dello shopping online”.

Realizzare e promuovere un e-commerce durante il lockdown

Scegliere una piattaforma intuitiva dall’inizio alla fine

Ogni dettaglio, dalla scelta del prodotto al pagamento finale, è importante per offrire la miglior esperienza d’acquisto e fidelizzare il cliente: meglio costruire il sito su una piattaforma semplice e sicura da utilizzare. Per accompagnare l’utente a finalizzare l’acquisto, PayPlug consiglia di rendere visibile il numero di step necessari prima della convalida dell’ordine, di limitare il numero di campi da riempire e di chiedere soltanto le informazioni necessarie.

Assicurare lo stock di prodotti

È bene avere un business plan e abbastanza stock per affrontare le vendite online. Il consiglio è quello di contattare i propri fornitori per fare il punto della situazione e aumentare le scorte di prodotti per soddisfare la domanda, soprattutto in settori – come alimentare, assistenza all’infanzia, cibo per animali, – le cui richieste sono aumentate nella fase di lockdown.

Scegliere il giusto partner per la logistica

Mai come in questo periodo si è sperimentato quanto la logistica sia fondamentale per garantire consegne in tempi brevi e con tempistiche sicure. Nel caso in cui i tempi di consegna si prolungassero è importante avvisare i consumatori per evitare i chargeback.

Condizioni di vendita e rimborsi

Inoltre, si consiglia di essere trasparenti sulle condizioni di vendita, specificando le modalità di consegna, restituzione e rimborso. Per venire incontro ai clienti in questo periodo, così come in altri periodi dell’anno importanti per lo shopping (Natale, stagione dei saldi, back to school, ecc.) potrebbe essere utile prolungare i tempi di restituzione. Qualora invece non si fosse in grado di soddisfare alcuni ordini, bisogna procedere prontamente al rimborso: PayPlug ad esempio permette agli e-merchant di usufruire di un’esperienza unificata attraverso un portale di gestione su cui seguire lo stato dei pagamenti ed effettuare rimborsi in pochi click.

Avere una pagina di pagamento personalizzata e sicura

I clienti tendono ad abbandonare il carrello e a non concludere la transazione se in fase di pagamento vengono reindirizzati su una pagina impersonale rispetto al sito del negozio. Temono infatti per la sicurezza oppure si allontanano perché il processo di registrazione e le informazioni richieste per il pagamento sono troppo complicate. PayPlug assicura agli e-merchant l’implementazione sul proprio sito di una pagina di pagamento compatibile con le principali piattaforme di e-commerce e completamente personalizzabile, dal logo ai colori: in questo modo il cliente può completare la transazione all’interno dello stesso sito. PayPlug permette inoltre di ridurre le frodi grazie alla sua tecnologia proprietaria Smart 3-D Secure, che assicura l’attivazione intelligente del 3-D Secure in base a un algoritmo che calcola il rischio stimato della transazione, limitando gli abbandoni del carrello.

Offrire diverse modalità di pagamento

È bene dare al cliente la possibilità di concludere il pagamento secondo la modalità a lui più congeniale: il bonifico bancario, il portafoglio elettronico o il pagamento tramite carta di credito. PayPlug, ad esempio, permette ai clienti di memorizzare la carta di credito sin dal primo ordine, oppure di scegliere il pagamento frazionato, differito.

Richiesta di pagamento per ordini al telefono o via email

Inoltre, particolarmente utile per gestire ordini effettuati via telefono, o email, sms  (come ad esempio call center o servizio clienti), PayPlug offre la funzionalità richiesta di pagamento (RDP): si tratta di inviare in pochi click un link all’utente per reindirizzarlo ad una pagina di pagamento PayPlug, 100% sicura, al fine di finalizzare la transazione. Una funzione che nelle ultime settimane è stata particolarmente apprezzata: la percentuale di commercianti che l’ha utilizzata è passata dall’8 al 13%.

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