Google sperimenta un nuovo design

Google sta testando sottovoce un nuovo look per il proprio sito. Novità quasi impercettibili e una nuova organizzazione dello spazio da sperimentare grazie ad un trucchetto
Google sta testando sottovoce un nuovo look per il proprio sito. Novità quasi impercettibili e una nuova organizzazione dello spazio da sperimentare grazie ad un trucchetto

Lo si mormorava da qualche mese, ma da oggi grazie ad un piccolo escamotage tutti possono farsi un’idea di come cambierà Google da qui a pochi mesi. Negli uffici del motore stanno infatti sperimentando un nuovo design dell’interfaccia di ricerca e delle altre pagine del motore. In pochi sinora potevano visualizzare le novità: in base ad un’impostazione del cookie inviato da Google venivano discriminati, sembra del tutto casualmente, gli utenti che avevano accesso alla nuova versione dagli utenti che non ne avevamo.

Il tam tam tar blog e newsgroup è cresciuto fino a quando grazie ad un hack operato dagli esperti di Neowin e da Jesse Ruderman tutti possono ora godere in anteprima di quella che, probabilmente, sarà la nuova homepage di google. Alla fine dell’articolo forniremo i dettagli tecnici per attivare la funzione, qui di seguito diamo qualche informazioni sul nuovo look del principale motore di ricerca del World Wide Web, chiarendo in anticipo che si sa quasi nulla dello stato di avanzamento dei lavori e che la versione qui commentata potrà anche essere solo il primo, provvisorio stadio.

In generale sembrano due le direttive su cui si è mosso il team di sviluppatori del motore: uno svecchiamento dell’interfaccia, che conserva la professionale austerità della vecchia versione ma ne rinnova in alcuni punti la visualizzazione, e una maggiore integrazione dei tanti servizi di Google all’interno delle pagine, in modo da favorirne la visibilità.

I link sponsorizzati sembrano ora più contestualizzati nelle pagine di ricerca, spariscono colori troppo sgargianti di sfondo e vengono razionalizzati i collegamenti e l’uso dello spazio. Sparisce del tutto dalle pagine dei risultati la presenza della directory.

L’eccellente usabilità rimane la stessa ed è buono anche il guadagno di banda per lo snellimento del codice. Su una pagina di ricerca per la medesima parola chiave abbiamo calcolato che il guadagno in termini di peso è di circa il 15 per cento a favore della nuova versione. Immaginate quanta banda in meno su milioni di ricerche quotidiane!

Il codice non ha subito rifacimenti e ai più ‘moderni’ CSS sono stati ancora preferite le vecchie e affidabili tabelle.

Homepage

L’homepage muta impercettibilmente ma si nota. Sono stati eliminati gli sfondi grigiastri dai link ai siti paralleli, sono stati ridimensionati i caratteri e, soprattutto, è stato eliminato il link alla directory di Google sostituito con il link “more »” (‘altri’) che rimanda ai servizi supplementari del motore spesso troppo nascosti rispetto alle ricerche di immagini.

Figura 1. Homepage. Si notano i nuovi link testuali.

Pagina dei risultati

Più profonde le modifiche alla pagina dei risultati. Due barre azzurre che sfumano verso l’altro delimitano le opzioni dai risultati sia in alto sia in basso. Scompaiono anche qui gli sfondi grigiastri che coloravano le ricerche speciali e ogni riferimento verso la directory di Google (anche la descrizione del sito e la sua categoria). La navigazione per spostarsi dalla ricerca sul Web alla ricerca delle immagini o dei Newsgroup è collocata non più in testa ai risultati ma in alto, sopra il modulo di ricerca. I link a fondo pagina sono collocati in modo più razionale e compare anche un link verso i “Language Tools”, servizi speciali di traduzione di pagine Web. La pagina dei risultati è più compatta.

Figura 2. Pagina dei risultati, zona superiore, si nota il nuovo sfondo azzurrino.
Figura 3. Pagina dei risultati, zona inferiore, anche qui si nota il nuovo sfondo azzurrino.

Inserzioni pubblicitarie

Le inserzioni pubblicitarie (gli “sponsored links”) sembrano più integrate nella pagina dei risultati. I colori di sfondo che li distinguevano dai risultati regolari sono scomparsi e solo nei collegamenti ‘premium’, quelli in testa ai risultati, rimane un leggero sfondo azzurrino mentre i risultati posti a destra delle ricerche, divisi da una linea separatrice, sono identici a quelli non sponsorizzati se non per la macanza dei link verso la cache e verso le “pagine simili”.

Figura 4. Gli “Sponsored Links” sono più integrati nella pagina dei risultati.

News di Google

I link verso le news di news.google.com sono ora contrassegnati da un’icona a forma di giornale che le rende più evidenti e la loro visualizzazione è resa più coerente con i risultati grazie all’evidenziazione in verde dei nomi dei magazine d’informazione.

Figura 5. News di Google con la nuova icona.

Define da Dictionary.com

Nella barra superiore compare, quand’esso è presente, anche un link verso Dictionary.com che, se cliccato, visualizzerà la definizione del termine ricercato. Una funzione che era presente anche nel Google classico ma che risultava del tutto invisibile.

Figura 6. Il link alla definizione compare accanto al termine cercato.

Come attivare il nuovo Google?

Per attivare il nuovo Google bisogna agire sul cookie che il motore di ricerca invia al browser alla prima visita. Jesse Ruderman ha messo a punto una bookmarklet, una sorta di script attivabile attraverso l’uso dei preferiti, che svolge egregiamente il suo ruolo. Per utilizzarla basta visitare il sito di Jesse , cercare il link “toggle google look”, cliccarvi con il destro e, se utilizzate Internet Explorer, scegliere l’opzione “Aggiungi a Preferiti”. Per attivare il link ora che il bookmarklet è stato inserito nei Preferiti basta portarsi sulla pagina inglese di Google e cliccare sul “Preferito” appena inserito. Ecco a voi il nuovo Google.

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