Google compra Opera: parola di Yahoo!

Google potrebbe essere vicino ad una acquisizione clamorosa: secondo il presidente di Yahoo! Europe il motore di ricerca potrebbe infatti far proprio il browser Opera mischiando nuovamente le carte nel settore. Da verificare la posizione di Firefox
Google potrebbe essere vicino ad una acquisizione clamorosa: secondo il presidente di Yahoo! Europe il motore di ricerca potrebbe infatti far proprio il browser Opera mischiando nuovamente le carte nel settore. Da verificare la posizione di Firefox

Mesi passati a ipotizzare il GBrowser ed ora qualcosa sembra volersi sbloccare: il “rumor” della giornata vede Google e Opera vicine ad un accordo con il motore di ricerca pronto a rilevare la software house norvegese facendo proprio il marchio del browser. L’annuncio sarebbe prossimo.

La notizia emerge direttamente dal blog personale di Pierre Chappaz, presidente di Yahoo! Europe (e protagonista dell’acquisizione di Kelkoo da parte del motore di ricerca). Appena scaturita, la teoria di Chappaz ha assunto immediata credibilità alla luce dei diversi fattori che portano Google verso Opera ed in diretta conseguenza della fascinosità dell’ipotesi Gbrowser. Difficile, in tale contesto, interpretare però la posizione di Firefox: da tempo supportato da Google (appena comunicata la nuova release di una extension per la navigazione sicura dai rischi di phishing), Firefox ha visto alcuni degli sviluppatori Mozilla spostarsi presso gli uffici di Mountain View ed ora la nascita di un terzo polo avrebbe conseguenze poco prevedibili.

Uno dei principali motivi che potrebbe portare Google verso Opera è Opera Mini, il browser pensato e sviluppato per i dispositivi di telefonia mobile: l’ambito è promettente e Google potrebbe cogliere l’occasione per far proprio un prodotto apprezzato, già benvenuto da vari costruttori e ottimale per lanciare il motore verso la “piccola” dimensione del settore mobile.

I rapporti tra Google ed Opera sono di vecchia data. Da breve il browser ha abbandonato la strada a pagamento (e quella della pubblicità) per proseguire verso una dimensione più libera e concorrenziale. Secondo le prime interpretazioni seguite al post di Chappaz la svolta di Opera potrebbe essere il primo segno dell’avvicinamento di Google. Nessun commento giunge al momento dai gruppi interessati.

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