Mozilla: una mano a Google, l'altra a Baidu

Mozilla Foundation non baserà più i propri introiti esclusivamente su Google: anche Baidu entra in partnership con il gruppo ed una versione cinese del browser porterà nuova moneta a finanziare ricerca e sviluppo. Maxthon, però, è un ostacolo aggiuntivo
Mozilla Foundation non baserà più i propri introiti esclusivamente su Google: anche Baidu entra in partnership con il gruppo ed una versione cinese del browser porterà nuova moneta a finanziare ricerca e sviluppo. Maxthon, però, è un ostacolo aggiuntivo

Mozilla Foundation ha trovato un nuovo importante partner per sostenere economicamente lo sviluppo del proprio browser Firefox. La nuova scommessa parte dalla Cina con quello che è il numero 1 dei motori di ricerca nel paese orientale: Baidu.

Mozilla fino ad oggi ha sostenuto la propria attività grazie ad una importante e lucrosa partnership con Google (in scadenza nel 2008). Partnership tanto lucrosa da far sorgere addirittura il dubbio che tra le parti iniziasse a svilupparsi un rapporto di reciproca dipendenza, interpretata alternativamente come collusione, dipinta negativamente da talune sfumature e scomoda da gestire in un settore ove la trasparenza è fondamentale. Tanto Google quanto Mozilla hanno sempre stemperato le polemiche sui rapporti reciproci ed ora la nuova stretta di mano cojnvolgente Baidu (il primo rivale di Google in Cina) dovrebbe smorzare ulteriormente il problema offrendo al gruppo un doppio sostegno su cui reggere gli equilibri del proprio operato.

La partnership vede Mozilla sviluppare una versione cinese del proprio browser in cui Baidu sia il motore di ricerca preferenziale per le ricerche sul web. Tra le parti, anche in questo caso, vi sarà una condivisione degli utili derivanti dalla ricerca sul modulo apposito anche se dettagli più specifici sull’accordo non sono al momento ancora stati resi pubblici. ArsTechnica segnala però quello che potrebbe essere un importante ostacolo nell’attività di Firefox oltre la grande muraglia: in Cina il browser troverà infatti sulla propria strada Maxthon, un browser tanto popolare da estendersi su oltre il 30% della popolazione navigante (un apposito contatore in homepage segnala già circa 125 milioni di download).

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