Il DSLAM e i problemi di congestione

Il DSLAM (Digital Subscriber Line Access Multiplexer) è uno dei dispositivi chiave delle connessioni ADSL. In questo post descriverò brevemente la sua funzione e il suo ruolo nei problemi di congestione (connessione estremamente lenta), che tutti noi, almeno una volta, abbiamo sperimentato.

Iniziamo col vedere qual è la sua funzione. Il DSLAM ha il compito di raccogliere il traffico di più utenti, proveniente da più doppini telefonici, e convogliarlo, su un’unica connessione condivisa ad alta velocità, tipicamente una linea Gigabit Ethernet (capace di fornire fino a 1000 Mbps), verso le reti dei Service Provider (per autenticazione e fatturazione), e da qui verso Internet.

Come si può facilmente intuire dalla sua posizione in rete, è proprio il DSLAM, con la sua connessione a larga banda verso Internet, il collo di bottiglia dei collegamenti ADSL. È qui, di fatto, che, sotto determinate condizioni, si possono verificare stati di congestione.

Vediamo nel dettaglio quali sono le cause principali di una congestione di rete.

Da una parte, c’è sicuramente la velocità dei collegamenti: più veloce è la connessione condivisa verso Internet (una o più connessioni Gigabit Ethernet), maggiori saranno le risorse a disposizione degli utenti.

Dall’altra parte, c’è invece il numero massimo di utenti serviti: minore è il numero massimo di utenti “agganciati” allo stesso DSLAM, meno degradate saranno le prestazioni percepite dai naviganti, quando questi si collegano contemporaneamente.

Il problema del numero massimo di utenti gestiti riveste un ruolo fondamentale al momento della pianificazione di rete e contribuisce a determinare il costo e la qualità dei servizi offerti. Vediamone il perché.

Il numero massimo di utenti serviti da uno stesso DSLAM è spesso il discriminante per la differenza di costo (apparentemente ingiustificata) di servizi ADSL di pari caratteristiche in termini di velocità massima di connessione.

A parità di risorse disponibili a valle del DSLAM (banda della connessione condivisa), due operatori diversi potrebbero pianificare di servire un numero di utenti sensibilmente diverso.

Succederebbe così che, a parità di ricavi, l’operatore con più utenti collegati potrebbe vantare prezzi più vantaggiosi rispetto al concorrente. La differenza di servizio si percepirebbe nei momenti di massimo traffico, quando molti utenti si collegano contemporaneamente. In queste condizioni gli utenti dei due operatori navigheranno a velocità diverse; quanto diverse dipende da quanto è stata “sfruttata” o “forzata” la pianificazione di rete.

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