Apple, Woolworths e il pomo della discordia

Apple ha presentato una serie di obiezioni all'IP Australia per ottenere la non approvazione del nuovo logo della catena di supermercati Woolworths ritenuto troppo simile al celebre marchio di Cupertino. Le due società potrebbero optare per un accordo
Apple ha presentato una serie di obiezioni all'IP Australia per ottenere la non approvazione del nuovo logo della catena di supermercati Woolworths ritenuto troppo simile al celebre marchio di Cupertino. Le due società potrebbero optare per un accordo

Una mela può essere un marchio di fabbrica? La domanda si ripresenta ciclicamente a ogni iniziativa avviata da Apple per proteggere il proprio logo dalle imitazioni. Il nuovo obiettivo della società di Cupertino è questa volta Woolworths, una catena di supermercati australiana impegnata in un sostanziale rinnovamento del proprio brand che passa anche attraverso l’adozione di un nuovo marchio di fabbrica. La società ha optato per una “W” verde concepita per ricordare «una foglia stilizzata» e rappresentare dunque il cibo fresco, un simbolo che secondo Apple ricorderebbe molto da vicino il celebre logo della mela morsicata.

La decisione di Woolworths di aggiornare il proprio brand risale a circa un anno fa, ma la notizia intorno al nuovo marchio è divenuta di stretta attualità nel corso degli ultimi giorni in seguito a una intervista rilasciata da un portavoce della società al giornale The Age. Stando alle prime informazioni, Apple si sarebbe attivata presso l’IP Australia, l’istituzione che regola i marchi di fabbrica, per contestare l’introduzione del nuovo simbolo ritenuto molto simile al proprio logo e dunque potenzialmente in grado di trarre in inganno i consumatori.

L’operazione di Cupertino non è al momento una iniziativa legale vera e propria: il nuovo logo di Woolworths non è stato ancora approvato definitivamente poiché la procedura burocratica presso l’IP Australia è ancora in corso. Dopo aver espresso una prima valutazione, l’istituzione ha seguito la normale procedura rendendo pubblico il nuovo marchio in modo tale da consentire a tutte le società interessate di verificarne l’aspetto e, se necessario, di muovere le opportune obiezioni. Tale processo avviene comunemente per tutti i marchi di fabbrica ed è gestito direttamente dall’istituzione senza alcun intervento da parte di tribunali e magistrati.

logo apple e woolworths

Apple ha formulato le proprie riserve presso l’IP Australia durante la scorsa primavera ed è ora in attesa di un responso sul nuovo logo adottato da Woolworths. Secondo alcuni osservatori, l’istituzione australiana potrebbe decidere di non prendere in considerazione le obiezioni fornite da Cupertino poiché le due società sono attive in segmenti commerciali totalmente differenti tra loro, l’elettronica per Apple e la distribuzione di alimentari per Woolworths. Nella domanda inoltrata all’IP Australia, la società australiana non ha però escluso la possibilità di dar vita anche a una serie di store per la vendita di prodotti elettronici di consumo. Tale particolare potrebbe dunque condizionare la decisione finale delle autorità australiane.

Dal canto loro, Apple e Woolworths potrebbero stringere un accordo per una convinveza pacifica con i rispettivi marchi come già avvenuto in passato. Dopo una lunga querelle legale, Apple e la casa discografica dei Beatles, Apple Corps, raggiunsero un patto per mantenere i rispettivi nomi e marchi di fabbrica con buona pace degli appassionati dei Mac e dei fan dei Fab Four. Con declinazioni diverse, una soluzione analoga potrebbe mettere al sicuro la catena di supermercati australiana da nuove iniziative legali targate Cupertino a difesa della propria mela.

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