Facebook: sì, lo voglio

Facebook ha iniziato i test sui pulsanti "want" e "collect", entrambi utili a creare collegamenti tra utenti e prodotti per facilitare infine la vendita.
Facebook ha iniziato i test sui pulsanti "want" e "collect", entrambi utili a creare collegamenti tra utenti e prodotti per facilitare infine la vendita.

Presto Facebook sarà popolato da una serie di nuovi pulsanti che renderanno più vasto e ricco il quadro delle interazioni disponibili. Più vasto, più ricco e probabilmente anche più confuso: al “mi piace”, infatti, andranno ad aggiungersi pulsanti nuovi che avranno il potere di stabilire connessioni nuove e differenti tra l’utente e l’oggetto dell’interazione. Tra le nuove opzioni si nota soprattutto il “Want” (probabilmente “lo voglio” nella futura traslazione in Italiano), il quale stabilirà una correlazione diretta tra utente desiderante ed oggetto desiderato.

La notizia trapela a seguito di alcuni test già posti in essere dal social network su siti specifici e piccole community selezionate alle quali sottoporre i nuovi pulsanti per valutare le reazioni, le implicazioni e la portata delle interazioni. Facebook non nega, ma al tempo stesso non fornisce indicazioni specifiche circa i tempi dell’esordio dei nuovi pulsanti: semplicemente, l’esperimento nasce dall’evidenza di come alcune attività abbiano portato online le gallery dei propri prodotti e correlino le immagini stesse alle caratteristiche del prodotto, il tutto cercando di costruire veri e propri cataloghi che i fan possono sfogliare.

Il pulsante “Want” andrà a creare una correlazione duratura tra il prodotto e l’utente: il prodotto stesso andrà a finire nella “Wishlist” sul Diario di chi ha cliccato e sarà pertanto visibile dalla cerchia estesa dei propri contatti. Il pulsante “Collect” (“Colleziona”) avrà invece una funzione di sfumatura differente, con la possibilità di collezionare immagini da poter sfogliare sulla base delle proposte derivanti dalle pagine con cui si è in contatto. Ovviamente tutto ciò ha una finalità ultima che è quella della commercializzazione del prodotto, per la quale il ponte sarà diretto: le immagini saranno corredate di link esterno presso il quale chiudere l’operazione.

Tali funzionalità aprono ad una molteplicità di sacche potenziali di interesse: mentre da una parte l’utente potrà creare liste di desideri a propria utilità ed eventualmente come suggerimento agli amici per un regalo di compleanno senza sgradita sorpresa, dall’altra per chi vende trattasi di una vetrina irrinunciabile: Facebook mette a disposizione 1 miliardo di utenti, qualcosa che nessun altro al mondo è in grado di fare.

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Al momento non sembrano esserci costi aggiuntivi e la vendita è indicata come al di fuori di qualsiasi trattenuta o revenue sharing da parte del social network. In prospettiva, però, ciò potrebbe cambiare poiché Facebook si porrebbe in caso di successo come intermediario fondamentale ed avrebbe ovviamente il potere di cambiare le carte in tavola per far proprio parte del denaro movimentato.

Per l’azienda Facebook trattasi di una mossa obbligata ed urgente: c’è la necessità di dimostrare agli investitori che il gruppo ha ancora molte carte da giocarsi e che il valore di capitalizzazione del gruppo non può essere soltanto commisurato alle entrate pubblicitarie. Per gli utenti si tratterà di una possibilità in più, ma il social network dovrà essere in grado di rendere quanto più chiaro e trasparente ogni passaggio se non vorrà incappare in una resistenza psicologica al click che renderebbe i pulsanti diversi dal “mi piace” ostili e meno coinvolgenti.

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