eBay: una stampella è PayPal, l'altra è Skype

Le entrate di eBay sono in costante caduta, ma PayPal potrebbe presto diventare il vero core business del gruppo: il sistema di pagamenti sta per aprire le API e punta a diventare il portafoglio predefinito per le operazioni di pagamento online
Le entrate di eBay sono in costante caduta, ma PayPal potrebbe presto diventare il vero core business del gruppo: il sistema di pagamenti sta per aprire le API e punta a diventare il portafoglio predefinito per le operazioni di pagamento online

eBay ha chiuso la giornata a Wall Street in aumento del 2.75% ed ha raccolto un ulteriore 4.7% durante le contrattazioni after-hour. Ciò nonostante il trend di lungo periodo veda le azioni ancora fortemente depresse e tutto ciò per una trafila di trimestrali di cassa che confermano il costante depauperamento del core business del gruppo. Il marketplace è infatto stato colpito pesantemente da tre fattori concomitanti:

  • Errate strategie hanno portato sfiducia nei venditori e negli acquirenti, cancellando lo smalto che il brand si era guadagnato negli anni precedenti;
  • La crisi economica ha abbassato pesantemente la domanda, anche online;
  • Il valore del dollaro erode pesantemente il valore trattenuto dal gruppo con margini operativi in costante caduta.

I nuovi dati trimestrali vedono i profitti di eBay attestarsi sui 327.3 milioni di dollari, in calo del 29% rispetto ai 460.3 milioni di un anno prima. In caduta anche le entrate lorde, da 2.1 a 1.99 miliardi. Se il marketplace è in difficoltà, però, il gruppo gode di due stampelle d’eccezione. Da una parte c’è PayPal, con un nuovo +11% in tasca e 669 milioni di dollari in entrata (con capitali smossi per 16.7 miliardi di dollari, +12%); dall’altra c’è Skype, +25% e 170 milioni in cassa, con un occhio al bilancio ed uno alla futura annunciata quotazione in borsa.

Se le azioni salgono è perchè le aspettative erano ancor più basse: il gruppo ha superato di poco le previsioni e la borsa ha festeggiato l’evento premiando il pacchetto azionario. Ma potrebbe esserci anche qualcosa di più dietro la fiducia infusa nel gruppo eBay, qualcosa che va ben oltre i numeri di una ennesima trimestrale poco esaltante.

Il marketplace appare colpito da una caduta cronica e difficilmente controvertibile. Skype è in odor di IPO. PayPal, invece, gode della totale fiducia del team: secondo eBay il sistema di pagamenti è destinato a crescere vertiginosamente fino a diventare, già entro il 2011, la principale fonte di business del gruppo. Il cuore dell’attività di eBay, insomma, non sarà tanto nelle vendite, quanto più nei pagamenti. A tal proposito avrà un ruolo centrale il buon funzionamento delle API in preparazione: entro breve qualunque sviluppatore potrà infatti creare applicazioni basate su PayPal, portando così i pagamenti ovunque e rendendo de facto PayPal come il portafoglio predefinito per chi intende operare transazioni di denaro sul Web.

Le iniziative volte a risollevare il destino di eBay si susseguono, ma a breve PayPal da stampella potrebbe diventare un traino vero e proprio. Se così fosse la strategia di lungo periodo si sarebbe confermata geniale, sostituendo un core business ad un altro con un processo progressivo e correlato. Skype rimane da sistemare, ma per questo ed altri problemi occorrerà aspettare che la fiducia torni a scorrere appieno nelle vene del mercato. Le azioni eBay, intanto, hanno recuperato il 35% circa del proprio valore dall’inizio dell’anno ad oggi.

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