Arriva Prex Communion, il social network della preghiera

La Chiesa si avvicina sempre più alla Rete e tenta di sfruttarne, giustamente, l’altissimo potenziale comunicativo e socializzante al fine di divulgare i propri insegnamenti.

Uno dei nuovi strumenti che sarà messo a disposizione dei fedeli e realizzato dalla Delegazione Pontificia per il Santuario della Santa Casa di Loreto, che è stato promotore del progetto, e da Euro Digital Equipment è il social network Prex Communion, uno spazio virtuale in tutto e per tutto simile ai più noti servizi di questo genere, con scopi sostanzialmente diversi però, almeno apparentemente.

L’obiettivo su cui ruota il progetto è infatti quello di riunire in un punto di incontro virtuale tutti gli iscritti, cosa che lo associa così ai vari Facebook e simili, ma in questo caso, e qui sta la differenza, l’attività degli utenti è quella di pregare in comunione.

Un social network religioso quindi, che porta un momento importantissimo e proprio di qualsiasi fede, cioè la preghiera, a contatto diretto con il mondo di Internet, usandone il valore universale per accomunare, seppur virtualmente, dei veri e propri gruppi numerosi di fedeli.

Con Prex Communion si creano quindi delle comunità religiose virtuali in cui poter recitare il Santo Rosario in compagnia di tanti fedeli da più parti del globo.

Per accedervi è necessaria, come in tutti i social network, la registrazione con i propri dati, quindi si avrà accesso ad una serie di gruppi di preghiera ognuno dedicati ad una precisa intenzione: potrà essere possibile pregare per la pace o per la fame nel mondo, o anche per rivolgere una preghiera alla Vergine Maria.

Ecco come descrive il social network Vincenzo Coccoli, responsabile del progetto del gruppo Moretechnology:

È un innovativo sistema digitale di supporto alla fede, concepito per mettere contemporaneamente in contatto più persone e dar loro la possibilità di aggregarsi in gruppi di preghiera.

Insomma, anche la Chiesa, piano piano e senza perdere di vista i valori delal sua tradizione, entra nel mondo del Web 2.0, integrandosi e sfruttando i servizi che esso mette a disposizione e cercando così di avvicinarsi ad un pubblico più ampio possibile.

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