No Sophos, non ci credo

Secondo Sophos il 60% degli utenti di Facebook sarebbe pronto a lasciare il social network. Il sondaggio sarebbe stato condotto su 1588 utenti ed avrebbe rivelato timori per la privacy tanto forti da generare un risentimento tale da suggerire una fuga di massa dalla community.

Ma no, non ci si può credere.

  • La gran parte degli utenti ignora totalmente i problemi relativi alla privacy ed hanno abbracciato il social network senza la minima consapevolezza del destino dei dati personali affidati al social network;
  • la gran parte degli utenti è più che felice di Facebook, delle sue condivisioni, dei suoi mi piace, degli auguri di compleanno agli amici, dei messaggi di stato con cui far vedere a tutti il proprio stato d’animo e tutto il resto;
  • “privacy” è un concetto complesso e variopinto, ognuno ne può dare una definizione propria e difficilmente può diventare un problema di massa che improvvisamente milioni di persone avvertono come urgente ed inconfutabile;
  • Facebook non è una massa, ma la somma di infinite community circoscritte ai singoli utenti. Per questo motivo non ci potrà essere una diaspora di massa ma, eventualmente, soltanto un progressivo e lento abbandono. Ma non è questo il trend in corso, anzi: Facebook è ormai sulla soglia dei 500 milioni di utenti attivi.

I problemi relativi alla privacy ci sono e sono importanti. Ma sondaggi di questo tipo non aiutano lo svolgimento del dibattito; le fughe programmate di massa (31 Maggio) sono iniziative strumentali e fini a sé stesse; i nuovi anti-Facebook (vedi Diaspora) non hanno dimostrato ancor nulla.

Facebook c’è e rimarrà. Facebook è una grande realtà e, anche volendo, non la si combatte con il massimalismo. Facebook, semmai, va controllato e curato dall’interno, ma rimane una grande opportunità che non può essere sprecata con accuse intrise di populismo.

E infine una sensazione: se difficilmente il 60% degli utenti iscritti a Facebook lascerà entro i prossimi mesi, probabilmente invece buona parte degli utenti non ancora iscritti a Facebook presto ci farà un pensierino. In tutto ciò la privacy non conta: la pulsione sociale è un istinto ben più forte del raziocinio.

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