Pochi iPhone 6 Plus: 124% di rincari in rivendita

I piccoli ritardi nella disponibilità di iPhone 6 Plus alimentano un mercato delle rivendite parallelo, con prezzi del 124% più alti rispetto ad Apple.
I piccoli ritardi nella disponibilità di iPhone 6 Plus alimentano un mercato delle rivendite parallelo, con prezzi del 124% più alti rispetto ad Apple.

iPhone 6 Plus è un successo che forse nemmeno Apple si sarebbe attesa: il grande smartphone conquista ogni giorno sempre più utenti. Tanto da alimentare un vero e proprio mercato parallelo delle rivendite, con rincari record. È quanto rileva Gene Munster, analista molto affidabile sull’universo della mela morsicata.

Analizzando i siti di vendite online come eBay e TaoBao, a 42 giorni dal rilascio ufficiale di iPhone 6 Plus i prezzi sono ancora altissimi: il 124% in più rispetto al listino ufficiale Apple. Un fatto che indica come, data la disponibilità limitata, gli utenti cerchino un esemplare su canali non ufficiali.

L’andamento dei rincari segue ovviamente le disponibilità di Apple: più i tempi d’attesa ufficiali sono dilungati, maggiori saranno i costi altrove. Lo dimostra ad esempio iPhone 6, ora disponibile ai medesimi prezzi della Mela dopo un iniziale aumento del 115. Così non è però iPhone 6 Plus, il terminale dove Cupertino sta incontrando i maggiori rallentamenti in termini di produzione e consegna degli ordini.

È inoltre interessante notare come quello dei prezzi folli sia un evento che coinvolga principalmente Apple, sottolineando quanto forte sia il brand. Al rilascio dei nuovi Galaxy S5 e Galaxy Note III di Samsung, infatti, una simile analisi aveva dimostrato crescite dell’81%, ridotte in meno di una settimana al 67% e quindi rapidamente allineate ai listini ufficiali.

Secondo Munster, infine, i risultati ottenuti sui siti di eCommerce dimostra come le polemiche sul conto di iPhone 6 non abbiano avuto alcun effetto sull’utenza finale. Il tanto sbandierato BendGate è infatti apparso come un problema di poco conto, già rientrato e poco preso in considerazione dal consumatore. D’altronde, nonostante le decine di video e le polemiche sui social, la stessa Apple ha dichiarato di aver ricevuto solo una decina di richieste d’assistenza per deformazioni anomale, a fronte di milioni di dispositivi già da settimane nelle mani degli utenti.

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