140 milioni di ascoltatori per Spotify

Nuovo traguardo raggiunto per la piattaforma di streaming musicale: il numero degli utenti sale a 140 milioni, tra ascoltatori free e abbonati a pagamento.
Nuovo traguardo raggiunto per la piattaforma di streaming musicale: il numero degli utenti sale a 140 milioni, tra ascoltatori free e abbonati a pagamento.

Spotify consolida la leadership nel mercato dello streaming musicale, annunciando il raggiungimento di un nuovo traguardo: 140 milioni di utenti, una cifra che include sia coloro che scelgono di usufruire della formula di accesso gratuito (accettando l’ascolto di inserzioni pubblicitarie tra un brano e l’altro) sia chi mette mano al portafogli per la sottoscrizione di un abbonamento su base mensile.

Ad annunciare il nuovo record è stato Brian Benedik, Vice President and Global Head of Sales del gruppo, alla vigilia del Cannes Lions Festival of Creativity. Facendo riferimento ai numeri ufficializzati nel mese di marzo, la piattaforma conterebbe oggi più di 50 milioni di abbonati premium, un numero che potrebbe andare incrementandosi progressivamente grazie all’introduzione di nuove caratteristiche come la riproduzione dei videoclip nelle applicazioni mobile. Queste le parole di Benedik, che sottolinea come il sistema impiegato da Spotify costituisca non solo una fonte di reddito per etichette e major discografiche, ma anche per le aziende che desiderano investire in advertising mirato.

Grazie alla sua streaming intelligence, possiamo aiutare i marchi a connettersi con i propri fan in base al loro umore e le loro attività, in un ambiente sicuro e personalizzato.

Di recente la piattaforma ha dato il via a una fase di test per la modalità di ascolto lossless, ovvero senza compressione né perdita in termini di qualità. Un’iniziativa della quale si è parlato nei mesi scorsi con la comparsa in Rete delle prime indiscrezioni in merito e che ora sembra destinata a tradursi in un’offerta completa entro breve. Coloro che sceglieranno di sottoscrivere un abbonamento di questo tipo potranno godere di una definizione del segnale audio migliore, ma a fronte di un esborso economico maggiorato (si suppone 5 dollari in più ogni mese). Una strada già percorsa da concorrenti come Tidal, con risultati forse al di sotto delle aspettative.

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