Microsoft, accordo con RIM per exFAT

Microsoft ha annunciato un accordo con RIM per la concessione in licenza dei diritti su exFAT, file system che sarà utilizzato in dispositivi mobile.
Microsoft ha annunciato un accordo con RIM per la concessione in licenza dei diritti su exFAT, file system che sarà utilizzato in dispositivi mobile.

Microsoft e RIM hanno siglato un nuovo accordo che consentirà all’azienda canadese di usufruire di una tecnologia sviluppata da Redmond, con particolare riferimento al mondo mobile. Trattasi di Extendable File Allocation Table, meglio noto come exFAT, il file system sviluppato dalla casa statunitense per migliorare il precedente file system FAT per fornire maggiore velocità di accesso e consentire dimensioni cinque volte superiori per ciascun file.

exFAT, spiega Microsoft, ottimizza la gestione dei file su dispositivi di archiviazione flash, adottati largamente a bordo di smartphone e tablet. Possibile dunque che tale file system venga adoperato per i dispositivi mobile della Research In Motion di prossima generazione, con importanti vantaggi per gli utenti finali così come per le prestazioni complessive degli stessi.

«Gli attuali smartphone e tablet necessitano di gestire dati ed immagini di maggiori dimensioni rispetto ai tradizionali telefoni cellulari» ha dichiarato David Kaefer, general manager del reparto brevetti di Microsoft, «e questo accordo con RIM sottolinea quanto un file system moderno quale exFAT possa contribuire a soddisfare le necessità dei clienti».  Accordo che avvalora il portfolio brevetti Microsoft, asset su cui il gruppo sta scommettendo sempre di più nelle proprie strategie.

Dopo SanDisk, Sanyo, Sharp, Sony, Canon e Tuxera, insomma, un nuovo nome si aggiunge all’elenco delle aziende che hanno visto in exFAT una possibile soluzione ai propri problemi, arricchendo i prodotti commercializzati di uno strumento software di sicuro impatto. Al momento non sono noti i dettagli dell’accordo tra RIM e Microsoft, benché in passato l’azienda di Redmond abbia imposto un prezzo di 300 mila dollari alle aziende che ne hanno richiesto la licenza.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti