WhatsApp non sarà mai sicura, Telegram all'attacco

Il fondatore di Telegram Pavel Durov attacca WhatsApp, dicendo che non c'è stato un singolo giorno in cui l'app sa stata sicura per gli utenti.
Il fondatore di Telegram Pavel Durov attacca WhatsApp, dicendo che non c'è stato un singolo giorno in cui l'app sa stata sicura per gli utenti.

Recentemente una grave vulnerabilità su Android e iOS ha investito l’app di messaggistica istantanea più famosa al mondo, WhatsApp. Facebook ha anche ammesso la falla che per diverse settimane ha consentito di spiare gli utenti grazie a uno spyware che si intrufolava in una chiamata vocale, anche senza alcuna risposta. Questa minaccia non è assolutamente l’ultima di questo tipo, secondo il fondatore di Telegram, Pavel Durov. “Non sarà mai sicura”, ha scritto Durov sul suo blog.

WhatsApp ha una lunga storia, dall’assenza della crittografia quando è stata fondata a una serie di problemi di sicurezza stranamente adatti a scopi di sorveglianza. Guardando indietro, non c’è stato un solo giorno in 10 anni di WhatsApp in cui il servizio è stato sicuro.

Secondo Durov tutto ciò che è accaduto non sorprende affatto. Ogni volta che WhatsApp ha dovuto sistemare una vulnerabilità nell’app e ne affaccia una nuova, mentre tutti i problemi di sicurezza riguardano la sorveglianza e assomigliano a delle backdoor. Secondo lui è una scelta precisa, quella di WhatsApp di non proteggere la privacy degli utenti: insinua addirittura la possibilità che l’FBI avrebbe costretto Facebook a includere backdoor:

Non è facile eseguire un’applicazione di comunicazione protetta dagli Stati Uniti. Una settimana che il nostro team ha trascorso negli Stati Uniti nel 2016 ci ha procurato 3 tentativi di infiltrazione da parte dell’FBI. Immaginate a cosa può portare un’azienda americana dopo 10 anni in quell’ambiente.

Facebook quindi secondo lui sceglie di non scontrarsi con le autorità americane, perché perderebbe interi mercati. Lui stesso invece ha dovuto lasciare la Russia proprio per gli scontri con il Cremlino. Durov conclude il suo messaggio in maniera molto forte:

Batteremo WhatsApp nel mercato globale della messaggistica. Dobbiamo. Non sarà facile. Il reparto marketing di Facebook è enorme. Noi di Telegram, invece, facciamo zero marketing. Non vogliamo pagare giornalisti e ricercatori per dire al mondo di Telegram. Per questo, ci affidiamo a te, ai milioni di nostri utenti. Se ti piace Telegram, dillo ai tuoi amici. Se ogni utente di Telegram persuade 3 dei propri amici a cancellare WhatsApp e a spostarsi permanentemente su Telegram, sarà già più popolare di WhatsApp.

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