Miro alla seconda versione: il player totale

Con la release 2.0 il videoplayer open source Miro colma moltissime lacune e risolve problemi di affidabilità e solidità che ne avevano compromesso in passato l'adozione di massa. Ora è davvero l'alfiere di un certo modo di intendere il video in rete
Con la release 2.0 il videoplayer open source Miro colma moltissime lacune e risolve problemi di affidabilità e solidità che ne avevano compromesso in passato l'adozione di massa. Ora è davvero l'alfiere di un certo modo di intendere il video in rete

È stata rilasciata la versione 2.0 di Miro: più stabile, più veloce, più solida e più affidabile. Il software open source punta ad essere molto più di un semplice videoplayer ed ora è già un vero centro di gestione dei video e della WebTv in piena concorrenza con il più conosciuto Joost.

Il software non trasmette contenuti propri, nè fa dello streaming la sua caratteristica principale. Anzi: Miro è un programma che gestisce i podcast sia audio che video, gestisce i feed RSS, ha un client torrent al suo interno e un browser in stile Firefox per navigare la rete, tutto orientato alla fruizione di video anche in alta definizione. È totalmente personalizzabile e già comprende (cosa utile negli Stati Uniti e meno da noi) un collegamento diretto ad Hulu. Inoltre Miro offre anche la possibilità di strutturare la propria guida tv.

Dietro il progetto c’è la Participatory Culture Foundation che in precedenza già rilasciava il software in questione sotto il nome di Democracy Player. Il cambio di nome si è reso però necessario a causa dei problemi correlati al software originale, alla sua poca stabilità ed efficienza ed a tutta la cattiva pubblicità che si era procurato per logica conseguenza. Miro 2.0 invece ha risolto simili problemi e merita a tutti gli effetti una vita autonoma.

Nel mondo dei video in rete ci sono diverse visioni di come sarà il futuro della fruizione online: in stile Apple TV, in stile Joost oppure in una maniera che aggrega liberamente contenuti diversi per creare il proprio contenuto. In tale campo Miro occupa ad ora il primo posto nei cuori degli utenti con 4 milioni di download nel 2008 per una versione che non era certo stabile come lo è oggi.

L’idea di dare la possibilità di vedere, sottoscrivere, scaricare (anche da YouTube) tutti i video in tutte le forme (compreso lo streaming), fanno di Miro un vero strumento flessibile ed utile, l’unico tra gli indipendenti che possa combattere con i colossi della televisione in rete.

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