Mediaset batte YouTube... in tribunale

Si è conclusa ieri la vicenda legale che ha visto come protagoniste Mediaset e Google. Una questione nata quando, nel luglio 2008, l’azienda italiana del gruppo Fininvest aveva intrapreso le vie legali per sanare la questione relativa alla presenza non autorizzata su YouTube di diversi video contenenti alcuni spezzoni del Grande Fratello, il celebre reality show trasmesso da Canale 5.

Una vicenda che ha visto pronunciare il Tribunale di Roma, presso cui si è svolta la controversia ieri pomeriggio, e che ha riscosso ampia eco su tutti i media in ragione del fatto che la pronuncia del giudice potrebbe aprire un importante “precedente” per dirimere simili dispute in futuro.

La sentenza riconosce infatti Google colpevole della violazione dei diritti sui contenuti appartenenti a Mediaset, dichiarando nulle le giustificazioni del colosso di Mountain View, il quale asseriva di non avere alcuna responsabilità sul materiale caricato essendo un semplice provider che mette a disposizione lo spazio Web su cui caricare i filmati.

Per il giudice, Google ha invece l’obbligo di vigilare sui contenuti caricati dagli utenti sui propri server e agire quindi da vero e proprio editore su cui ricade la responsabilità di quanto pubblicato.

Il passaggio è importante, perché per la prima volta si tiene conto della responsabilità legale di quanto caricato da terzi, obbligando di fatto YouTube ad un controllo serrato su tutto quanto viene inserito sul proprio sito e rispondendo pertanto, in maniera diretta, di eventuali violazioni.

Il Tribunale di Roma ha inoltre rigettato la tesi proposta da Google secondo cui, trattandosi di semplice servizio di “hosting provider”, la competenza di un’eventuale pronunciamento sarebbe spettata ad una corte americana, una tesi basata sulla posizione che identifica come luogo “teatro” dell’azione illecita il territorio USA, dove sono ubicati i server del servizio che ospitano i file illecitamente caricati.

In base a simili valutazioni, ecco l’obbligo per Google di rimuovere tutti i video relativi al Grande Fratello, anche se nessun risarcimento dovrà essere versato a Mediaset.

A questo punto era lecito attendersi reazioni a caldo nettamente differenti e così è stato. Se Mediaset ha subito espresso soddisfazione tramite un comunicato stampa, di parere opposto è stata la risposta di Google, la quale, interpellata sull’argomento direttamente da Webnews, ha risposto:

Stiamo valutando i prossimi passi, inclusa la possibilità di ricorrere in appello. In base alla legge Europea e Italiana, i service provider quali YouTube non hanno la responsabilità di effettuare il controllo del contenuto caricato dagli utenti. In realtà noi andiamo al di là di quanto previsto dalla legge e offriamo ai detentori dei diritti strumenti efficaci per gestire se e come i loro contenuti debbano essere resi disponibili. Si tratta in particolare di un programma chiamato Content ID che oltre 1.000 broadcaster nostri partner, tra cui RAI e Fox Channels Italy, hanno scelto di utilizzare. Mediaset potrebbe semplicemente unirsi a questi altri partner e utilizzare questi strumenti. Oppure, in alternativa, basterebbe che ci segnalasse le URL dei video e noi provvederemmo alla loro rimozione.

Insomma la questione non sembra finita qui in quanto un eventuale ricorso di Google farebbe continuare il “braccio di ferro” tra i due gruppi e potrebbe anche aprire nuove puntate di questo appassionante scontro tra colossi del Web e dell’intrattenimento.

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