Google+: gli italiani sono meno di 370 mila

I dati ComScore mettono l'Italia al di fuori della top 10 dei paesi più rappresentati su Google+: siamo probabilmente poco meno di 370 mila.
I dati ComScore mettono l'Italia al di fuori della top 10 dei paesi più rappresentati su Google+: siamo probabilmente poco meno di 370 mila.

Quanti italiani sono già iscritti su Google+? Ad oggi non sono disponibili dati specifici o rilevazioni ufficiali, ma è possibile comunque avere una stima del valore massimo: l’utenza italiana su Google+ non è superiore alle 370 mila unità.

La deduzione è semplice poiché tratta dalle analisi ComScore su un bacino di 2 milioni di utenti a livello internazionale. Secondo le ultime rilevazioni la bandiera più rappresentata sul social network di Google è quella a stelle e striscie con 5.31 milioni di account USA, seguita dalla community indiana (2.85 milioni) e da quella del Regno Unito (0.87 milioni). La top ten si completa nell’ordine con Canada (0.86), Germania (0.71), Brasile (0.62) Taiwan (0.52), Francia (0.50), Turchia e Spagna (0.37).

L’Italia è fuori dalla top 10, e questo consente al momento di avere soltanto un dato parziale secondo cui l’Italia è giocoforza al di sotto degli 0.37 milioni di utenti “plus”. Impossibile una quantificazione più precisa, ma un raffronto più generale delle abitudini online con paesi come Spagna e Francia può far approssimativamente ipotizzare un’estensione di Google+ nel nostro paese tra le 300 e le 350 mila unità. Il raffronto con Facebook è privo di significato, ma utile se non altro secondo una logica statistica: il social network di Palo Alto raccoglieva infatti lo scorso gennaio 18 milioni di utenti sotto il tricolore (e 12 milioni di visite giornaliere).

Secondo ComScore, in due settimane di attività il social network ha raccolto ormai 19.93 milioni di visitatori nel periodo intercorrente tra il 29 giugno ed il 19 luglio (confermando così in buona parte le ipotesi sommarie portate online da Paul Allen nei giorni scorsi sulla base di una analisi dei cognomi presenti sul network): secondo l’analista Andrew Lipsman nessun sito era mai cresciuto con tanta rapidità e tutto ciò nonostante l’inizio sia avvenuto secondo una logica ad invito che ha giocoforza limitato il numero di quanti hanno potuto avere accesso al sito così come desiderato.

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