iPhone 5, un problema di alluminio

Secondo Foxconn la causa dei problemi di resistenza dell'iPhone 5 sarebbe l'alluminio scelto da Apple per rendere il prodotto più leggero e sottile.
Secondo Foxconn la causa dei problemi di resistenza dell'iPhone 5 sarebbe l'alluminio scelto da Apple per rendere il prodotto più leggero e sottile.

Uno dei principali problemi riscontrati in queste prime settimane di vita dell’iPhone 5 è stata l’estrema tendenza a subire danni accidentali quali graffi, scheggiature oppure piccole rimozioni di vernice. Una tendenza che secondo gli analisti avrebbe sensibilmente influenzato le vendite del dispositivo e che secondo alcune fonti anonime vicine a Foxconn, l’azienda che si occupa della produzione di alcuni componenti e dell’assemblaggio del prodotto finale, sarebbe dovuta alla scelta da parte di Apple di utilizzare un particolare tipo di alluminio.

Tale materiale, infatti, offre da un lato l’importante vantaggio di poter ridurre il peso e le dimensioni dell’iPhone 5, dall’altro invece garantirebbe una scarsa qualità in termini di resistenza agli urti. Il tutto, insomma, sarebbe riconducibile ad una sventurata scelta progettuale da parte degli addetti di Cupertino, benché le conseguenze potrebbero ripercuotersi non solo sul gruppo californiano: quest’ultimo avrebbe infatti chiesto a Foxconn di migliorare la qualità produttiva degli iPhone 5, costringendo gli operai ad un maggiore stress lavorativo e turni di lavoro ancora più duri.

Se lato Foxconn il risultato è stato uno sciopero di oltre 3000 dipendenti spazientitisi per l’ulteriore incremento di difficoltà nella produzione degli iPhone, prodotti in estate senza concedere ai lavoratori un solo giorno di ferie, dall’altro invece il danno è sia di immagine che economico. Le previsioni di vendita per le prime settimane non s0no state infatti rispettate e quelle invece per il futuro sono state riviste al ribasso: dai 57 milioni di iPhone 5 che secondo gli analisti avrebbero dovuto abbandonare gli scaffali dei negozi per entrare nelle tasche degli utenti entro fine anno, infatti, si è scesi fino 49 milioni di unità.

Ma non solo: dal 19 settembre ad oggi, infatti, il titolo AAPL ha perso circa il 9% del proprio valore, ovvero quasi 60 miliardi di dollari in termini di capitalizzazione. L’esordio dell’iPhone 5, insomma, ha causato fino ad oggi all’azienda guidata da Tim Cook importanti conseguenze negative, a partire dai problemi legati alla resistenza agli urti fino a giungere al corto circuito (con tanto di scuse) della nuova applicazione di cartografia fortemente voluta da Apple ma giunta sui dispositivi degli utenti ancora troppo acerba.

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