PROUD-Car, test per la driverless car italiana

Una driverless car tutta italiana, la PROUD-Car del team VisLab, ha portato a termine il suo primo test: ecco un filmato che testimonia come è andata.
Una driverless car tutta italiana, la PROUD-Car del team VisLab, ha portato a termine il suo primo test: ecco un filmato che testimonia come è andata.

Domani, martedì 3 settembre, il team VisLab sarà presente alla manifestazione IEEE Vehicular Technology Conference di Las Vegas per presentare oltreoceano il progetto PROUD-Car (per esteso Public ROad Urban Driverless-Car), che ha come obiettivo la realizzazione della tecnologia in grado di gestire autonomamente la guida di un’automobile. Un gruppo di ricercatori e ingegneri dell’Università di Parma, impegnati in un ambito che tra gli altri coinvolge nel mondo anche realtà del calibro di Google, Audi, Nissan e Toyota.

I risultati del lavoro svolto finora sono quelli visibili nel video in streaming di seguito, registrato il 12 luglio scorso sulle strade urbane dell’Emilia-Romagna. Una driverless car tutta made in Italy, il cui funzionamento non è controllato da remoto, bensì gestito da un complesso sistema di sensori capaci di interpretare in tempo reale ciò che accade intorno al veicolo e muoversi a seconda del traffico circostante garantendo il massimo livello di sicurezza possibile. Rotatorie, semafori, sottopassi, strisce pedonali e altri elementi che popolano le strade sono stati riconosciuti correttamente, portando l’auto a destinazione senza alcun problema.

Il percorso effettuato va dal campus universitario di Parma a piazza della Pace, attraversando campagna, aree urbane e tratti a doppio senso. Hanno collaborato alla realizzazione del test la Direzione Centrale della Motorizzazione Italiana, il Ministero dell’Interno, la Polizia Stradale, ANAS, il Comune di Parma, la Polizia Municipale e la Camera di Commercio di Parma. Ecco alcuni dati sul funzionamento della tecnologia, direttamente dal sito ufficiale del progetto.

Il veicolo possiede la mappa della città corredata da alcune informazioni aggiuntive. Una volta determinato il percorso, il veicolo definisce la traiettoria di movimento considerando informazioni quali la mappa GPS, la presenza di segnaletica orizzontale ed eventuali ostacoli sul percorso. Contemporaneamente definisce il profilo delle velocità sulla base della geometria della strada, della presenza di ostacoli, e chiaramente rispettando i limiti massimi.

Di seguito, invece, i sensori utilizzati dalla vettura per identificare gli ostacoli e muoversi in tutta sicurezza. Le tecnologie impiegate sono due: telecamere e laser.

  • Due telecamere frontali per localizzare ostacoli (pedoni, biciclette, altri veicoli) sul percorso, per individuare e interpretare i semafori, per determinare la posizione della segnaletica orizzontale e per ricostruire il profilo del terreno di fronte al veicolo;
  • due telecamere laterali e due laser-scanner laterali per gestire gli ingressi nelle rotonde;
  • un laser-scanner frontale e due laterali localizzano gli ostacoli laterali (come ad esempio veicoli in avvicinamento, guard rail e lati dei tunnel);
  • due telecamere laterali orientate verso la parte posteriore del veicolo per localizzare i veicoli in avvicinamento sulle corsie adiacenti.

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