A che distanza posizionare una TV Ultra HD?

Con il 4K arrivano anche TV dagli schermi più grandi, ma è importante sapere da che distanza si ha la visione migliore.
Con il 4K arrivano anche TV dagli schermi più grandi, ma è importante sapere da che distanza si ha la visione migliore.

Quanto vicino ci si può sedere a un televisore Ultra HD? La domanda sorge spontanea, alla luce dei concetti introdotti in cui la maggiore densità di pixel è l’assoluta protagonista.

Infatti, l’appeal maggiore di un video a risoluzione 4K (2160p) arriva dalle informazioni supplementari dell’immagine. Uno schermo UHD 4K da 60″ ha quattro volte la densità dei pixel di un pannello Full HD delle stesse dimensioni. I conti sono presto fatti dunque: il display da 60″ ha una diagonale di 152,4 cm, raddoppiando i lati lunghi, la risoluzione quadruplica, con la densità che passa da 36,7 ppi (pixel per pollice) a 73,4 ppi.

In un ambiente domestico che vuole replicare l’esperienza cinematografica, collocare il divano troppo distante dallo schermo 4K vanificherà gli sforzi fatti per godere dei vantaggi di una maggiore densità di pixel e quindi di immagini più definite e dettagliate. Quello che serve è semplice: sedersi alla distanza corretta per ottenere un’esperienza cinematografica realmente avvolgente.

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Ultra HD, tra distanza e risoluzione

Secondo l’ITU (International Telecommunications Unions), il telespettatore si può sedere due volte più vicino a un televisore UHD 4K (1,5 volte l’altezza dello schermo) rispetto a un tradizionale Full HD (tre volte l’altezza dello schermo) della stessa dimensione. Per un soggiorno comune, i vantaggi della tecnologia Ultra HD sono quindi apprezzabili.

La differenza tra 4K e Full HD è più pronunciata su gli schermi di grande dimensione, oltre i 55″ di diagonale. Per esempio, si pensi ai vantaggi di poter stare a soli 1,3 m da un pannello 4K da 70” (altezza di circa 87 cm), rispetto ai 2,6 m di un equivalente 1080p.

Quando, invece, ci si porta a diagonali più contenute, la definizione extra è meno utile. Su schermi da 55″, ad esempio, ci si può sedere a soli 41 centimetri di distanza, una misura terribilmente ridotta. Infatti, anche se si noterebbe ogni piccolo dettaglio, l’esperienza non sarebbe particolarmente confortevole.

Stare così vicino è attraente per i videogiocatori, ma questo già accade con le consolle attaccate a schermi Full HD. Bisogna però ricordare che nessuna delle attuali consolle di gioco supporta titoli 4K, tra cui le nuove Playstation 4 e Xbox One, almeno al momento. Questo avverrà in un futuro prossimo, tramite un aggiornamento software di entrambe le piattaforme, probabilmente quando lo standard UHD 4K avrà conquistato una fetta tale del mercato da giustificare il relativo investimento da parte dei due big player del mercato gaming. Quello che accade al momento è che molti titoli addirittura non sono ancora a 1080p, e in ogni caso non abilitano un frame rate di 60 fps – quello preferito dai gamer – alla risoluzione Full HD.

Grafico_4K_VS_1080p

Un altro aspetto da considerare, è quando e quanto si percepisce la differenza in termini di dettagli tra un Full HD e un UHD 4K. Come sempre un grafico è più utile di mille parole: l’immagine mostra la distanza per uno spettatore incapace di distinguere tra un TV 4K e uno Full HD secondo la diagonale dello schermo. Quello che ne consegue è che, come anticipato, è necessario stare più vicini, o mantenere la stessa distanza però di fronte a uno schermo più grande: indicativamente, a una distanza superiore ai tre metri, è necessario un pannello di almeno 75” per apprezzare la risoluzione extra.

Ultra HD: la risoluzione angolare

La distanza ideale farà apprezzare la maggiore densità di pixel a parità di dimensione, mentre per valutare il comfort della visione entra in gioco un altro fattore: l’angolo di visione. È un aspetto, questo, che si tende a sottovalutare, e a torto. Infatti, la risoluzione angolare ha un enorme impatto sulla qualità percepita delle immagini.

Se si sta seduti troppo vicino, si notano i pixel del televisore, anche se si sta guardando un film Full HD. Allontanandosi il giusto, la densità dei dettagli aumenterà, producendo un’immagine più piacevole e di qualità superiore. Ecco qui che entra in gioco la risoluzione angolare, in altre parole la quantità di pixel per angolo: allontanandosi dallo schermo, questa aumenterà.

Esiste però un limite all’aumento della risoluzione angolare, ed è l’acuità visiva, ovvero quanto lo spettatore ci vede bene. Infatti, a un certo punto l’utente non vedrà abbastanza bene da distinguere tutti i dettagli. Gli studi dimostrano che una persona con 10 diottrie per occhio (vista perfetta) può notare differenze sino a 60 pixel per grado, il che significa 32,86° per un televisore Full HD.

Combinando questi dati con le raccomandazioni dell’ITU sul rapporto tra dimensione e densità per pixel, per ottenere la massima risoluzione angolare percepita, è necessario stare a una distanza di 1,6 volte la diagonale dello schermo. Ad esempio, per un pannello da 55” si avrà una distanza ideale di 2,23 metri.

Grafico_distanza_ottimale_visione

Il grafico mostra la distanza ideale per i vari formati e risoluzioni, dal DVD (480p) a UHD 4K passando per HD 720p e Full HD 1080p. Come interpretare il grafico? Idealmente, si dovrebbe stare esattamente sul punto in qui s’incrociano diagonale e risoluzione. Per esempio, con un TV da 55″, sino a circa un metro si è sotto la soglia inferiore del 4K, situazione in cui si percepiscono sgradevolmente i singoli pixel. Nella soglia compresa da uno e due metri, invece, l’utente è nella situazione ideale in fatto di dettagli percepiti e comfort della visione, mentre sarebbe ancora troppo vicino per uno schermo Full HD. Riassumendo, è possibile vedere distintamente i singoli pixel se si è al di sotto della linea inferiore di ogni fascia.

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